Balbuzie, casi in aumento in Italia: come sconfiggere questa patologia

I suggerimenti per combattere la balbuzie, specialmente nei più giovani

Balbuzie, casi in aumento in Italia: come sconfiggere questa patologia - Foto PixaBay
1 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Balbuzie, casi in aumento in Italia: come sconfiggere questa patologia

In Italia è sempre più allarme balbuzie: negli ultimi dieci anni le persone balbuzienti sono aumentate dell'8%, come rivelato dagli esperti e riportato da NotizieSalute.it. Nella maggior parte dei casi però (il 75%) questa patologia è risolvibile, specialmente se trattata prima dei 7 anni di età. É senz'altro più complicato negli adolescenti, ancor di più negli adulti, ma le avvisaglie di balbuzie sono molto note già da bambini. Come si può combattere questo disturbo della parola?

Cosa fare contro la balbuzie

La balbuzie, che colpisce soprattutto gli individui di sesso maschile (il rapporto uomo-donna è 4:1), va trattata con terapie da psicologo e logopedista per un periodo che va dai 6 ai 12 mesi. Solitamente la balbuzie, come riportato da NotizieSalute.it, sparisce da sola se si manifesta prima dell'inizio della scuola elementare, se invece si protrae per oltre un anno dai primi “sintomi" occorre avviare immediatamente una terapia psico-logopedica.

Da cosa deriva la balbuzie

La balbuzie è una patologia principalmente di tipo genetico, che dunque si può ereditare da familiari che ne soffrivano o ne soffrono tuttora, che colpisce perlopiù bambini che mostrano difficoltà motorie o di apprendimento. Chi soffre di balbuzie spesso ha anche problemi di autostima che possono incidere in modo significativo sulla qualità della loro vita.


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 3
2 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Che cos'è la balbuzie

La balbuzie, detta anche balbettamento, dislalia, disfemia o disartria funzionale, è un disturbo del linguaggio caratterizzato dalla fluenza interrotta e da involontarie ripetizioni e prolungamenti di suoni, sillabe, parole o frasi, con frequenti pause o blocchi in cui la persona che balbetta non è in grado di esprimere verbalmente, in modo continuo, un pensiero o un concetto, nonostante lo abbia già formulato mentalmente. La locuzione utilizzata per questi blocchi è “disfluenze verbali". Questo è associato a un impatto psicologico negativo che può portare il disfluente allo sviluppare stati d'ansia, fobie specifiche, forme di evitamento, forme di depressione e isolamento auto-imposto, in relazione agli episodi traumatici vissuti.

(Fonte Wikipedia)

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 3
3 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Il possibile impatto emotivo della balbuzie

Nonostante la balbuzie non sia una patologia grave non va assolutamente sottovalutata per via degli impatti emotivi che l'individuo può avere in un contesto sociale. Spesso durante l'infanzia e l'adolescenza il balbuziente è bersaglio di fenomeni di bullismo, in quanto il soggetto colpito non è in grado di difendersi verbalmente e questo va ad appesantire la situazione di sofferenza che il disturbo di per sé causa. Alcune delle conseguenze passano inosservate agli ascoltatori e possono includere timore nel pronunciare specifiche vocali o consonanti, paura di essere colti dalla balbuzie in situazioni sociali, isolamento auto-imposto, ansia, evitamento, vergogna o la sensazione di perdita di controllo durante il discorso, inoltre non di rado in contesti di comunicazione verbale il balbuziente si sottopone a forte stress operando una continua sostituzione e riorganizzazione lessicale nel tentativo di evitare suoni o parole di difficile pronuncia.

Guarda la versione integrale sul sito >

3 di 3


Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.