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Batterio dei colliri, attenzione: ‘Può diffondersi da persona a persona’

Batterio dei colliri, attenzione: 'Può diffondersi da persona a persona'. Ecco cosa sta succedendo

Batterio dei colliri, attenzione: ‘Può diffondersi da persona a persona’
Collirio (Foto Pixabay)

Batterio dei colliri, attenzione: ‘Può diffondersi da persona a persona’. I dettagli

Negli Stati Uniti erano stati ritirati dal mercato alcuni colliri per gli occhi. E’ successo alla fine di marzo. I colliri hanno causato un‘infezione oculare. Alcune persone hanno perso la vista e ci sono stati anche dei decessi. L’allarme non è rientrato, perché il batterio alla base dell’infezione potrebbe essere in grado di passare da una persona all’altra, infettando quindi anche chi non ha utilizzato il collirio, come riporta ilfattoquotidiano.it. Leggi anche: Allerta alimentare, Conad ritira lotto di pistacchi per rischio chimico

Il contagio

In un centro di cura in Connecticut, alcuni pazienti asintomatici che non avevano utilizzato i colliri, sono stati colonizzati dallo Pseudomonas aeruginosa, il batterio legato al collirio di importazione indiana. Questo batterio sarebbe resistente a quasi tutte le terapie antibiotiche. La diffusione si è verificata attraverso il contatto di oggetti comuni o attraverso la trasmissione dei germi da parte degli operatori sanitari. Nei soggetti colonizzati però la malattia non si sviluppa.

L’ispezione della Fda

Nello stabilimento indiano dove vengono prodotti i colliri, la La Food and Drug Administration (Fda) ha effettuato un’ispezione senza preavviso. E’ stato osservato che la procedura di sterilità non veniva effettuata in sicurezza. Sono stati notati tecnici non qualificati che indossavano copripiedi scoloriti e logori. E’ stata riscontrata anche una mancanza di procedura per la pulizia e la disinfezione di una delle macchine di riempimento.

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I decessi

Negli ultimi tre mesi, questo batterio ha causato tre decessi, otto casi di cecità e decine di infezioni. Chi corre il rischio maggiore sono gli individui con patologie del sistema immunitario. Il Dottor David van Duin, infettivologo della School of Medicine dell’Università della Carolina del Nord, ha dichiarato al New York Times che il batterio è particolarmente resistente.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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