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Bimba ricoverata dopo aver mangiato formaggio: il Ministero ritira alcuni lotti di questo noto prodotto

A scopo precauzionale, le autorità preposte raccomandano di non consumare il formaggio con i numeri di lotto indicati nell'articolo

Bimba ricoverata dopo aver mangiato formaggio: il Ministero ritira alcuni lotti di questo noto prodotto
Foto Wikipedia

Le analisi condotte hanno riscontrato la presenza di Escherichia coli al suo interno

Negli ultimi giorni aveva destato apprensione e sconcerto il caso della bambina che ha contratto una sindrome emolitico uremica dopo aver consumato un formaggio. La piccola paziente di Cortina d’Ampezzo è stata ricoverata in condizioni serie anche se non correrebbe pericolo di vita. Dopo questo episodio, le autorità competenti hanno svolto le indagini del caso che hanno portato al sequestro di un lotto di un formaggio, il Puzzone di Moena risultato contaminato batteriologicamente.

Il motivo del ritiro

Il formaggio in questione, secondo quanto si apprende attraverso la nota ufficiale, è stato prodotto da un caseificio della val di Fiemme e sarebbe risultato contaminato da Escherichia Coli, come riscontrato dalle stesse analisi svolte da un laboratorio incaricato. Il Puzzone che è stato ritirato è stato prodotto nel Caseificio Sociale di Predazzo e Moena S.C.A sito in via Fiamme Gialle 48, Predazzo (TN). Il provvedimento è stato esteso anche all’intera produzione annuale.

I lotti ritirati

Secondo quanto si apprende dagli organi ufficiali, i lotti interessanti dal provvedimento sarebbero i seguenti: 24080, 24084, 24094, 24099, 24103, 24115, 24124, 24125, 24126, 24132, 24134, 24136, 24138, 24141, 24153, 24157, 24158, 24160, 24161, 24163, 24164, 24166, 24167. Tutti i formaggi ritirati sono stati prodotti tra dicembre 2023 e luglio 2024. Il provvedimento ministeriale con il quale sono stati richiamati i formaggi in questione, è stato emesso dopo il parere espresso dai veterinari dell’Azienda Sanitaria di Trento.

La nota ufficiale del Consorzio Concast – Gruppo Formaggi del Trentino

I controlli e le verifiche del caso sono scattati dopo la contaminazione della bimba di Cortina d’Ampezzo. Pochi giorni fa sono stati ritirati anche 50 lotti di formaggio Saporito della Val di Fassa prodotti sempre dall’azienda Caseificio Sociale di Predazzo e Moena S.C.A. In una nota ufficiale il Consorzio Concast – Gruppo Formaggi del Trentino ha comunicato che “nessun formaggio commercializzato dal Consorzio è coinvolto. Si tratta di due linee di produzione completamente distinte che, in linea con i principi di autonomia che ogni caseificio associato può e deve avere, comportano anche gestioni della filiera differenziate, seppur sottoposte alle stesse linee guida”.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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