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Mercoledì 13 Novembre
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Boom di contagi negli Usa nonostante 176 milioni di persone vaccinate: +300%

Casi di positività in aumento negli Usa: ecco i numeri che preoccupano gli scienziati

Boom di contagi negli Usa nonostante 176 milioni di persone vaccinate: +300%
Tamponi Antigenici - Foto PixaBay.com

Boom di contagi negli Usa e nel resto del mondo: cosa sta succedendo

Negli ultimi giorni i casi in Usa sono aumentati sensibilmente, si stima un aumento percentuale di circa il 300% soltanto nell’ultima settimana. Inoltre la situazione non sembra essere migliorata rispetto al 2020, nel quale proprio in questo periodo si registravano 287.235 contagiati, contro gli attuali 1,14 milioni. Un dato che sta allarmando la comunità scientifica anche tenuto conto che il paese a stelle e striscie ha già vaccinato con doppia dose oltre la metà della popolazione. Anche in Brasile, uno dei paesi piú colpiti duramente dalla pandemia mondiale di Covid-19,  si sono  registrati oltre 13.000 casi nelle ultime 24 ore e oltre 300 decessi. Da leggere anche Il ministro Speranza preannuncia l’arrivo della terza dose.

La situazione in Brasile

Questa impennata delle positività in cosí poco tempo sta facendo allarmare molto il paese con una sanità già molto provata nelle ultime settimane, cosí come il resto del mondo. In Brasile inoltre soltanto il 34 % secondo le stime degli analisti ha ricevuto la seconda dose di vaccino e il 65 % solamente la prima. È quindi una corsa contro il tempo per cercare di vaccinare piú persone possibili, cosí da garantire la salute di essi e dei soggetti che stanno intorno. Si valuta inoltre la possibilità di una terza dose di vaccino per tutta la popolazione del paese.

Che impatto ha il Covid-19 con l’Aids

Il Covid-19 ha avuto un impatto molto forte sulla sanità e su tutto ciò che ne concerne. Basti pensare che in periodo di lockdown era severamente vietato uscire di casa se non per esigenze certificate. Tutto ciò ha causato un significativo calo di tutti i test medici non considerati fondamentali. Tra questi però il test di prevenzione contro l’Aids ne ha risentito maggiormente. Il direttore esecutivo Peter Sands ha affermato infatti che rispetto all’anno precedente c’è stato un calo dei trattamenti dell’11% e dei test per verificare la presenza della malattia del 22%. CONTINUA A LEGGERE…

L’impatto sulla tubercolosi

Un altro test e trattamento che ne ha risentito maggiormente in questo periodo di pandemia è quello della tubercolosi. Secondo fonti autorevoli nel campo della medicina sia i test sull’Aids che sulla tubercolosi sono calati di ben oltre il 19% in un anno. La Speranza dei medici e di tutto il personale che lavora presso ospedali pubblici e privati negli ultimi mesi è quella di ricominciare a prendere appuntamenti come un tempo anche per le visite considerate di minore importanza dalle persone, come il test per la tubercolosi e l’AIDS.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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