Boom di polmoniti tra i giovani e reparti pieni, gli strani sintomi della nuova influenza: cosa sta accadendo

I sintomi dell'influenza di quest'anno non stanno colpendo in particolar modo le alte vie respiratorie, ma sono particolarmente insidiosi soprattutto per i più giovani

Polmoniti, salgono i casi tra i più giovani (Foto: Pixabay)
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In netta crescita il numero di casi tra i più giovani: ecco le possibili cause

L'influenza stagionale che sta mietendo molti contagi in tutta Italia sarà ricordata per i suoi sintomi molto severi e per l'elevata patogenicità. A spiegarlo nei dettagli è stato l'infettivologo dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Marco Falcone, che nel corso di una intervista ha evidenziato come l'influenza di quest'anno «sembra avere una patogenicità superiore rispetto agli altri anni e stiamo osservando più ricoveri per polmonite in pazienti sani e giovani».

I giovani tra i più colpiti

I sintomi dell'influenza di quest'anno non stanno colpendo in particolar modo le alte vie respiratorie, ma sono particolarmente insidiosi soprattutto per i più giovani. «In un numero di casi più alto del solito – ha spiegato il dottor Falcone – si tende a sviluppare una polmonite influenzale che non è molto diversa da quella tipica del Covid-19. Alcuni di questi pazienti hanno bisogno del ricovero e in alcuni casi anche del ricorso alla terapia intensiva».

Le possibili cause

Ciò che si è notato in queste ultime settimane è che queste polmoniti causate dall'influenza, in tantissimi casi evolvono in sovrainfezioni batteriche causate da Staphylococcus aureus o Pneumococco». Non si conosce, al momento, le ragioni che possono aver determinato una situazione simile. Molto probabilmente questa situazione potrebbe essere dettata da un calo dell'immunità verso i virus dell'influenza dopo due anni di pandemia o dopo varianti virali più aggressive.

I sintomi da non sottovalutare

Come ha avuto modo di sottolineare nell'intervista il noto infettivologo, non devono essere sottovalutati i segnali di allarme. In presenza di una febbre alta anche dopo 3-4 giorni e di una tosse con espettorato purulento, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico di fiducia che eventualmente prescriverà le opportune radiografie in caso di polmonite». «Stiamo osservando frequentemente una forma di spossatezza che si protrae per diverso tempo dopo l'infezione» ha spiegato il dottor Falcone. «In questo momento mi preoccupa più l'influenza che il Covid» ha concluso il noto infettivologo.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.