Caffè dopo pranzo, un’abitudine che ha pro e contro
Il caffè dopo il pranzo è, per molte persone, irrinunciabile: per il sapore gustoso, ma anche per farsi aiutare dalla caffeina ad allontanare la sonnolenza. Si tratta di un’abitudine molto comune, che come tante altre abitudini ha pregi ma anche controindicazioni. Proviamo, dunque, a scoprire quali sono i pro e i contro dell’assunzione di caffè al termine del pranzo.
I benefici per l’intestino
Partiamo col dire, come si legge su Pazienti.it, che il caffè preparato con la moka è molto più ricco di caffeina, una sostanza che aiuta ad attivare il sistema nervoso e fa sentire più vivaci. Assumere caffè amaro è inoltre un ottimo digestivo. Questa bevanda dona benefici all’intestino: aumenta la produzione di acidi grassi, ha proprietà antinfiammatorie, favorisce la produzione di ormoni che regolano l’appetito e favoriscono la sazietà, è un ottimo alleato contro stipsi e stitichezza.
Gli altri benefici
Un consumo moderato di caffè protegge da ipertensione, rischio cardiovascolare, diabete mellito e obesità. Migliora inoltre il funzionamento del metabolismo grazie alle vitamine B2, B3 e B5 e aiuta il fegato, grazie ai polifenoli che riducono l’accumulo di grasso e stimolano la produzione della bile. I benefici, insomma, non sono pochi: esistono, però, anche delle controindicazioni.
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Le controindicazioni
In alcuni casi, bere caffè dopo il pranzo è sconsigliato: andrebbe evitato da chi ha problemi di anemia, visto che i polifenoli inibiscono l’assimilazione di ferro; da chi ha problemi on l’assimilazione di calcio, perché la caffeina può eliminare questo minerale; da chi soffre di reflusso gastroesofageo, perché si rischia di accentuare la stimolazione di succhi gastrici. Il caffè dopo pranzo interferisce con l’eliminazione degli zuccheri. Il consiglio è inoltre quello di assumerlo amaro per non favorire sbalzi di glicemia; in caso di pasti abbondanti è bene assumerlo alla fine della digestione per non affaticare troppo il corpo.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.