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Caffeina, chi beve più caffè è più attivo e cammina di più, ma può andare incontro a grossi rischi: ecco quali

Gli studiosi hanno concluso che gli effetti negativi o positivi del caffè sono assolutamente soggettivi e non possono valere per tutti

Caffeina, chi beve più caffè è più attivo e cammina di più, ma può andare incontro a grossi rischi: ecco quali
Caffeina, gli studi scientifici che ne hanno svelato benefici e rischi (foto Pixabay)

Benefici e rischi legati al consumo di caffeina sono assolutamente soggettivi: è questo il risultato raggiunto da alcune ricerche scientifiche

Recenti studi scientifici hanno sfatato il mito secondo il quale il caffè fa solo male. Si tratta di una delle bevande più consumate al mondo, si stima che ogni giorno vengano bevute circa 500 miliardi di tazzine di caffè in ogni latitudine del pianeta. E’ vero che il caffè può essere legato ad alcuni effetti negativi sulla salute come tachicardia e insonnia, ma è altrettanto vero che chi lo consuma abitualmente ha un rischio più basso di sviluppare alcune patologie serie, stando ai risultati di recenti studi scientifici. Oltre a tenere lontane le patologie cardiovascolari, del fegato e le malattie neurodegenerative, un recente studio pubblicato sulla rivista Nutrients ha dimostrato che chi beve fino a tre tazze di caffè al giorno, ha un pressione arteriosa periferica più bassa.

I risultati delle ultime ricerche

Un’altra ricerca pubblicata su BMJ Medicine ha anche dimostrato che bere caffè fa bene alla linea, perchè riduce tendenzialmente l’accumulo di grasso corporeo, abbassando il rischio di sviluppare patologie serie come il diabete di tipo 2 e l’obesità. Ovviamente queste ricerche, essendo solo di tipo osservazionale, non hanno il pregio di stabilire il nesso causa-effetto. Basandosi su dai auto-riportati, non possono essere presi per oro colato. Va però anche sottolineato però che un recente studio effettuato dall’Università di San Francisco, ha confermato molti effetti benefici del caffè, ma ha anche sottolineato che le reazioni al consumo di caffè sono soggettive e per alcuni soggetti possono essere particolarmente dannosi.I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine.

Come è stato condotto lo studio

Lo studio è stato condotto su 100 persone, uomini e donne con un’età media di 39 anni, residenti a San Francisco, ai quali sono stati monitorati i ritmi cardiaci 24 ore su 24 per 14 giorni. Nei primi due giorni, i partecipanti hanno bevuto liberamente caffè, ma nei due giorni successivi si sono invece dovuti astenere. Il ciclo così alternato è stato ripetuto per due settimane. Ogni volta che hanno bevuto il caffè, hanno attivato il cardiofrequenzimetro per documentarne l’assunzione in tempo reale. Si è evidenziato, al termine di questo studio, che il caffè rende il metabolismo più veloce e agevola anche la voglia di camminare di più perchè chi lo beve è sempre più attivo. Nei dati monitorati dai ricercatori, chi beve caffè ha percorso in media 1058 passi in più rispetto ai giorni in cui non hanno assunto caffeina. E si sa che camminare fa bene al cuore e al benessere psicofisico in generale. CONTINUA A LEGGERE…

Gli effetti negativi della caffeina

Ovviamente non è tutto oro quello che luccica, anche per quanto riguarda il caffè. Si è, infatti, anche scoperto che chi beve caffè dorme in media 36 minuti in meno rispetto a chi non lo beve. In questo senso sarebbe la genetica a giocare un ruolo fondamentale. I ricercatori hanno visto che le persone con varianti genetiche che rallentano il metabolismo della caffeina hanno subìto una maggiore riduzione del sonno quando hanno bevuto una quantità maggiore di caffè rispetto a coloro che la metabolizzano più velocemente.

Si è anche scoperto che bere più di una tazza al giorno aumenta del 50% l’incidenza di extrasistoli ventricolari rispetto ai giorni in cui non si assume caffeina. Questi battiti cardiaci potrebbero aumentare il rischio di insufficienza cardiaca soprattutto se si ha una storia familiare di insufficienza cardiaca. Ecco perchè gli studiosi hanno concluso che gli effetti negativi o positivi del caffè sono assolutamente soggettivi e non possono valere per tutti. Ad alcuni potrebbero allungare la vita, mentre ad altri potrebbero ridurre la qualità del sonno.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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