Cambiamenti climatici e parti prematuri: lo studio che ha svelato la correlazione

Entro il 2080 le principali città degli Stati Uniti e dell’Australia potrebbero registrare almeno quattro volte il numero di morti dovuti solo all’aumento delle temperature

Donna incinta (foto Pixabay)
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Gli effetti del caldo potrebbero avere conseguenze anche sulle donne in gravidanza: i dati di una ricerca effettuata nel Nevada

Un nuovo studio pubblicato su Jama Network Open, ha evidenziato i gravi impatti che i cambiamenti climatici stanno producendo sulla salute anche dei più piccoli. La ricerca condotta su 53 milioni di nuovi nati negli ultimi 25 anni negli Stati Uniti ha evidenziato come le nascite premature siano leggermente più frequenti durante le ondate di caldo. Analogamente agli anziani, le persone incinte, i neonati e i bambini sono particolarmente sensibili agli effetti del caldo estremo e non sono in grado di rinfrescarsi con la stessa facilità delle persone adulte non gravide e under 60.

Le statistiche

L’epidemiologo dell’Università del Nevada, Lyndsey Darrow, hanno analizzato le nascite tra il 1993 e il 2017 nelle 50 aree metropolitane più popolose degli Stati Uniti, un paese in cui le ondate di caldo sono diventate del 24% più intense e si verificano due volte più spesso rispetto agli anni ’60. Escludendo le aree rurali non incluse nei dati, i ricercatori hanno scoperto che i tassi giornalieri di nascite pretermine (tra 28 e meno di 37 settimane di gestazione) e di nascite premature (da 37 a meno di 39 settimane) aumentavano leggermente con l’aumento delle temperature locali, in particolare tra i gruppi socioeconomici più bassi.

I limiti di questo studio

Poiché uno studio osservazionale come questo non può chiarire le cause dirette, si tratta solo di associazioni, anche se sono diventate sempre più evidenti con l’aumento delle temperature e con il protrarsi delle ondate di caldo, tra i quattro e i sette giorni. Indipendentemente dal fatto che le ondate di caldo siano state definite utilizzando temperature medie, minime notturne o massime giornaliere, è stato riscontrato lo stesso effetto.


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Le previsioni future

Precedenti ricerche sul caldo estremo hanno collegato le ondate di caldo prolungate con l’aumento dei ricoveri, dei suicidi e dei decessi. Si stima che quasi 62.000 persone siano morte per cause legate al caldo durante l’estate europea del 2022, la stagione più calda mai registrata in assoluto negli Usa. Entro il 2080, alcune stime prevedono che le principali città degli Stati Uniti e dell’Australia potrebbero registrare almeno quattro volte il numero di morti dovuti solo all’aumento delle temperature.

I ricercatori hanno spiegato che l’accesso ad alloggi con aria condizionata affidabile, la possibilità di evitare lavori fisicamente impegnativi in condizioni di caldo e le condizioni di salute preesistenti potrebbero anche avere una incidenza sul rischio di calore individuale delle donne incinte. Non sono solo le brevi ondate di caldo ad avere un impatto sulle gravidanze. Secondo i risultati di questa ricerca, anche lunghi periodi di temperature superiori alla media possono avere un impatto negativo.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.