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Cambiamenti della funzione cerebrale rivelano il rischio di obesità secondo un nuovo studio

L'obesità si può prevenire? Ecco cosa hanno scoperto i ricercatori

Cambiamenti della funzione cerebrale rivelano il rischio di obesità secondo un nuovo studio
Obesità (Foto Pixabay)

Cambiamenti della funzione cerebrale rivelano il rischio di obesità

I fattori di rischio di obesità del contesto familiare sono associati a cambiamenti nella funzione cerebrale secondo un nuovo studio. I risultati mostrano che la funzione delle reti neurali che regolano la sazietà e l’appetito è alterata già prima che una persona sviluppi l’obesità. Le ricerche sono state condotte presso il Centro finlandese PET di Turku.Vediamo di seguito tutti i dettagli dello studio. Leggi anche: Termosifoni, questi errori molto comuni provocano danni alla salute e all’ambiente

L’obesità

L’obesità è un problema sanitario in aumento a livello globale e sono necessari nuovi interventi per prevenirla e curarla. L’obesità è collegata ai cambiamenti nella sensibilità all’insulina del cervello e nella funzione dei neurotrasmettitori. Questi cambiamenti possono spiegare l’aumento dell’appetito e l’eccesso di cibo. “Tuttavia, finora non è stato determinato se questi cambiamenti siano visibili nel cervello già prima che una persona sviluppi l’obesità e se questi cambiamenti aumenterebbero il rischio di obesità futura“, afferma Tatu Kantonen del Dipartimento di Medicina Clinica di l’Università di Turku, come riporta sciencedaily.com. Leggi anche Diabete di tipo 2: ecco quali sono i primi segnali da non trascurare

I risultati

Lo studio di Kantonen ha analizzato i cambiamenti nel cervello nella pre-obesità studiando la funzione di insulina, oppioidi e cannabinoidi attraverso l’imaging PET. I partecipanti allo studio erano 41 giovani uomini con un numero variabile di fattori di rischio di obesità. I risultati hanno mostrato che i fattori di rischio legati alla famiglia come l’obesità o il diabete dei genitori erano associati a un’alterazione della segnalazione dell’insulina nel cervello del soggetto e a una ridotta funzione dei sistemi oppioidi e cannabioidi. Leggi anche Incubo zanzara coreana, Crisanti avverte: “Si riproduce velocemente e potrebbe trasmettere virus..”

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Le dichiarazioni dei ricercatori

Kantonen afferma: ” I risultati possono avere implicazioni per lo sviluppo di interventi di prevenzione e trattamento per obesità. Dimostrano che il cervello e il sistema nervoso centrale sono obiettivi importanti nel trattamento dell’obesità“. Questo studio quindi potrebbe essere importante per la prevenzione dell’obesità, per capire prima se si è già predisposti.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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