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Cancro al colon, i 6 fattori di rischio più importanti

Tumore al colon, quali sono i fattori di rischio maggiori?

Cancro al colon, i 6 fattori di rischio più importanti
I fattori di rischio per il cancron al colon - Foto E-Oncology

Il cancro, tra le patologie più temute

Non ci sono dubbi: il cancro è una delle patologie più temute in questi ultimi anni. Spesso, purtroppo, le diagnosi arrivano in ritardo: di tanto in tanto anche a causa della disinformazione.

I 6 parametri di rischio per riconoscerlo

Stando a quanto riportato da the sun’s No Time 2 Lose, esistono 6 parametri che possono informarci su chi è maggiormente a rischio di cancro al colon, soprattutto in base ai vari compoartamenti alimentari e non solo. Quali sono? Andiamo a scoprirli.

Consumo di carne rossa ma non solo

Il primo fattore di rischio riguarda senza dubbio il consumo di carne rossa: mangiarla abitualmente, stando ad uno studio della Oxford University, fa aumentare il rischio di sviluppare il cancro di quasi il 30%. Uno dei fattori è anche l’età: col passare degli anni, infatti, si accumulano diverse mutazioni silenti; una volta raggiunto il punto di rottura queste possono provocare profondi cambiamenti nella cellula, che avrà la tendenza a malignizzarsi.

Tra genetica e polipi intestinali

Tra gli altri fattori di rischio per quanto riguarda il cancro al colon c’è quello familiare: se un parente diretto ha avuto nella sua vita un cancro, bisogna allora tenere conto della possibilità che altri parenti diretti possano avere un rischio di svilupparlo, in quanto malattia generica causata da mutazioni. Ricordiamo che si trasmette il gene, non il cancro che non è ereditario. E non è tutto: esistono, infatti, anche polipi intestinali benigni, ovvero formazioni displastiche abbastanza comuni che di per se non sono mortali. Sotto costanti stress mutageni, però, possono progredire in senso neoplastico.

Mantenere sempre la guardia alta

Altri fattori di rischio sono le patologie infiammatorie croniche, se non opportunamente curate (il costante stress infiammatorio può provocare mutazioni che avranno effetti deleteri), e uno stile di vita non salutare. In conclusione, si legge su Focustech, queste linee di guida permettono di capire chi sono i soggetti maggiormente a rischio: è sempre bene, quindi, mantenere sempre alta la guardia. 

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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