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Cancro, scoperta una nuova molecola in grado di fermarlo

Dai fiori rossi della Bouvardia tenifolia estratta una molecola in grado di fermare il cancro alla testa e al collo: la ricerca

Cancro, scoperta una nuova molecola in grado di fermarlo
Cancro, ecco un'importante scoperta - Foto Pixabay

Cancro, scoperta una nuova molecola in grado di fermarlo

Una nuova scoperta potrebbe portare la scienza ad un livello successivo per quanto riguarda la lotta contro il tumore: da una pianta originaria del Messico, infatti, è stata estratta una molecola ferma cancro. La ricerca è stata effettuata dagli scienziati dell’Università del Colorato e pubblicata sulla rivista scientifica Cancer Research.

Bouvardia tenifolia, dai fiori rossi la molecola in questione

Stiamo parlando, come si legge su Ticinonews.ch, della bouvardina, contenuta nei fiori rossi della Bouvardia tenifolia, una pianta cespugliosa americana conosciuta anche come cespuglio di petardi in virtù della forma dei suoi fiori rossi.

Come agisce la molecola?

Svc112, questo il nome della molecola basata sulla bouvardina e sintetizzata da una startup farmaceutica: questa molecola agisce contro le cellule staminali del cancro alla testa e al collo, dimostrando effetti meno tossici per le cellule sane rispetto ai trattamenti già esistenti.

Gettate le basi per ulteriori studi?

Stiamo parlando, per ora, di risultati pre-clinici, che – sperano gli esperti – potrebbero gettare le basi per gli studi clinici sull’uomo in pazienti con questo tipo di carcinoma. Le cellule staminali cancerose sono una parte di cellule tumorali che agiscono come fabbriche di cellule, proprio come le cellule staminali sane. La molecola in questione agisce contro le proteine come Myx e Soc2, necessarie alle cellule staminali cancerose, lasciando intatte le cellule sane. 

Si lavora sul vaccino contro il tumore al fegato

Di recente, intanto, sono arrivate nuove speranze per quanto riguarda il tumore al fegato. Come si legge su Vesuviolive.it, infatti, un gruppo di ricerca italiano, ha individuato combinazioni immunoterapeutiche che possono dare una risposta antitumorale più efficace e controbilanciare il microambiente tumorale immunosoppressivo, oltre che nuovi bersagli molecolari, in particolare nei-antigeni mutati in tumore-associato. I risultati si devono ad Angela Mauriello di Marano e Mariella Tagliamonte di Torre del Greco, ricercatrici facenti parte del gruppo di ricerca di Luigi Bonauguro, responsabile della struttura dipartimentale di Immunoregolazione Tumorale del Pascale e leader internazionale sullo sviluppo di nuove strategie immunoterapeutiche per l’HCC. Presto nuovi risultati saranno resi noti sul vaccino HEPAVAC, primo al mondo riguardante il cancro al fegato. 

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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