Green Pass obbligatorio per lavorare: troppi i disagi
Dal prossimo 15 ottobre sarà richiesto il Green Pass per svolgere qualsiasi attività lavorativa, sia pubblica sia privata, ma la situazione rischia di creare non pochi disagi nel mondo del lavoro. Ritardi, malfunzionamenti e una validità dei tamponi davvero irrisoria espone l’Italia a un’incognita che non possiamo permetterci in un momento di crisi finanziaria causata dalla pandemia da Covid-19. Leggi anche Coronavirus, Galli: ‘Vaccinare i bambini, altrimenti il virus non si ferma’
Le Regioni chiedono di allungare la validità dei tamponi
Per recarsi in ufficio tutti i dipendenti pubblici devono esibire la certificazione verde attestante o l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 oppure l’effettuazione di un tampone negativo. Riguardo quest’ultimo le Regioni Italiane hanno chiesto espressamente che la durata del Green Pass da tampone naso faringeo cosiddetto rapido possa coprire almeno 72 ore e non soltanto 48 ore, al fine di garantire maggiore libertà ai lavoratori che non intendono sottoporsi al vaccino. Il Ministero della Salute non ha ancora risposto in merito a questa richiesta, ma la data del 15 ottobre si avvicina sempre di più. Leggi anche Green Pass valido 72 ore, Bassetti: “Artifizio all’italiana, non si dica che è decisione scientifica”
Rilascio dei Green Pass e controllo: il sistema non funziona correttamente
Alcuni utenti lamentano che in seguito alla prima somministrazione del vaccino contro il Covid-19 non ricevono il link per scaricare il Green Pass e pertanto sono impossibilitati a recarsi al lavoro. Questo disguido rischia di bloccare completamente il settore economico italiano e potrebbe spingere la popolazione a nuove rivolte nei confronti delle istituzioni. Concedere una validità di 72 ore per la certificazione verde rilasciata in seguito al tampone rapido potrebbe essere un primo passo verso un accordo tra cittadini e vertici istituzionali. Un altro aspetto che sta creando preoccupazione è il malfunzionamento delle piattaforme destinate al controllo della validità del Green Pass. Leggi anche Coronavirus, obbligo Green Pass dal 15 ottobre: le linee guida per i dipendenti pubblici | La richiesta di Salvini
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Decisivi i prossimi giorni
In merito a questi argomenti si attende il 13 ottobre, data prevista per una Conferenza tra le Regioni Italiane, e la firma da parte del Presidente del Consiglio Mario Draghi per confermare le linee guida per il controllo del Green Pass. Secondo alcune indiscrezioni queste prevedono che la verifica avvenga all’ingresso e non durante l’orario di lavoro, ma lasciano libertà di organizzarsi alle singole aziende o amministrazioni pubbliche affinché non si creino inutili ritardi sul posto di lavoro. Il tutto dovrà essere fatto rispettando le norme sulla privacy.
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