Cardiomiopatia Peripartum, ecco i sintomi che devono preoccupare le donne in gravidanza

Cardiomiopatia peripartum, ecco quali sono i sintomi che le gestanti non dovrebbero sottovalutare

Cardiomiopatia Peripartum - Foto Pixabay
1 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

Cardiomiopatia peripartum: definizione e sintomi

La Cardiomiopatia peripartum è una rara malattia che si registra tra le donne in gravidanza: si corre il rischio di andare incontro a insufficienza cardiaca, per via della dilatazione e dell’indebolimento del cuore. Il problema di fondo, però, è che la suddetta malattia risulta piuttosto difficile da diagnosticare, visto che alcuni dei sintomi tipici da insufficienza cardiaca non si discostano poi più di tanto da quelli di una classica gravidanza. Le donne colpite hanno l’opportunità di ritornare alla normalità: la stabilizzazione della funzione cardiaca può avvenire attraverso il ricorso a determinati farmaci. Da leggere anche Virus nelle scuole, in aumento l'incidenza dei casi

Nel corso di una gravidanza vi sono diversi cambiamenti da affrontare

A fronte di complicazioni, l’impiego di un supporto meccanico è un’altra strada percorribile. Infine, l’extrema ratio è rappresentata dal trapianto di cuore. Se il cuore guarisce, un’ulteriore gravidanza può essere correlata a rischi di insufficienza cardiaca ricorrente. Nei nove 9 di gravidanza, il corpo di una donna deve affrontare svariati cambiamenti: alcuni dei più evidenti sono di natura cardiovascolare, principalmente per via dell’aumento del flusso sanguigno sia al feto sia alla placenta. In linea di massima, si registra un incremento di più di 40 punti percentuali di volume del sangue in circolazione. Stesso discorso in riferimento alla freuqenza cardiaca, dato che il numero di battiti al minuto passa da 75 a 90. I picchi si raggiungono nell’ultimo trimestre della gravidanza.

Da notare che anche la pressione sanguigna tende ad aumentare

Nel corso del travaglio, c’è un aumento dei cambiamenti fisiologici. Occorre infine attendere un intervallo di tempo grosso modo pari a 6 settimane, affinché tutto torni alla normalità. Le cause principali dei cambiamenti in questione vanno ricercate principalmente nei vari ormoni che vengono rilasciati da cuore, reni, polmoni e utero. Tra i fattori di rischio collegati alla cardiomiopatia peripartum vi sono l’aver avuto altre gravidanze in precedenza, pressione sanguigna con valori alti, età avanzata, ricorso a farmaci in caso di parto prematura e gravidanza multi-fetale nei parti gemellari. Ragion per cui, a fronte di età superiore ai 35 anni, ci possono essere maggiori probabilità di andare incontro alla cardiomiopatia peripartum. CONTINUA A LEGGERE…


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 2
2 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

Quali sono le cause della cardiomiopatia peripartum?

Allo stato attuale delle cose c’è ancora una certa incertezza nel definire con sicurezza le cause relativ alla cardiomiopatia peripartum. Ciò che si riscontra in numerose biopsie cardiache è che i casi di infiammazioni inciderebbero sulla malattia. E a proposito di malattie, anche risposte immunitarie anomale a fronte di problemi di natura virale potrebbero recitare un ruolo importante al riguardo. Stesso discorso per carenze nutrizionali, predisposizione genetica e scarse difese antiossidanti. La carenza di ritenzione di liquidi, le evidenti difficoltà nel respirare bene, l’affaticamento costante, la spossatezza nel portare a termine incarichi di routine sono sintomi evidenti della cardiomiopatia peripartum.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 2


Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.