Carenza di uova, Lidl e altri supermercati iniziano il razionamento nel Regno Unito a causa dell'aviaria: accadrà anche in Italia?

In Italia la situazione è ancora gestibile anche se nelle prossime settimane la situazione potrebbe peggiorare: il caso drammatico del Regno Unito

Uova e colesterolo, l'esperimento condotto da uno studente di Harvard (foto Pixabay)
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L'influenza aviaria ha comportato l'abbattimento di milioni di galline ovaiole: la situazione in Italia

L'influenza aviaria sta decimando anche la produzione di uova in Gran Bretagna, tanto che il governo ha deciso di dare il via al piano di razionamento all'interno dei supermercati. I supermercati Lidl e Asda sono stati i primi a decidere di limitare il numero di confezioni di uova che i clienti possono acquistare. La decisione si è resa necessaria dopo il copioso abbattimento di polli per via dei tanti focolai registrati in tutto il Regno Unito. Oltre all'aviaria, anche i rincari dei mangimi e dell’energia hanno indotto i produttori di uova ad aumentarne il costo.

I razionamenti

La catena tedesca dei supermercati Lidl ha limitato a tre scatole di uova il numero massimo che ogni cliente può acquistare, mentre addirittura Asda, ha fissato il limite a due sole confezioni. Tutte le altre catene di supermercati, al momento, hanno deciso di attendere prima di fissare dei limiti stringenti alla vendita delle uova. Probabilmente si tratta della più grave epidemia di influenza mai registrata, che sta mettendo in ginocchio l'intero comparto e le prospettive appaiono tutt'altro che rosee.

Cosa potrebbe accadere in futuro?

Se la situazione non dovesse migliorare a breve e non si arresterà la diffusione dell'epidemia tra gli animali, molto probabilmente le uova potrebbero sparire per un lungo periodo dagli scaffali dei supermercati britannici. Gli ultimi dati forniti da British Free Range Egg Products hanno narrato in maniera eloquente l'entità della crisi del settore avicolo. Infatti un terzo degli allevatori della nazione si è visto costretto a sospendere del tutto la produzione. Una decisione disperata che indica in maniera evidente la gravità del problema. CONTINUA A LEGGERE..


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Accadrà anche nel nostro paese?

Il problema nasce soprattutto per il fatto che quando viene scoperto un focolaio all'interno degli allevamenti, tutti gli animali vengono abbattuti, anche se non infetti. Queste decisioni drastiche non fanno altro che diminuire il numero delle uova prodotte. Venendo meno le uova, viene meno anche uno dei prodotti proteici che si può acquistare a buon prezzo. Un vero danno, soprattutto in un momento in cui il costo dei prodotti che troviamo sugli scaffali è aumentato in maniera esponenziale.

Ma qual è la situazione nel nostro paese e quali rischi corre l'Italia? Va premesso che l’influenza sta riguardando vari paesi in tutto il mondo, anche se il Regno Unito, al momento, sembra essere il paese più colpito. Fin quando non verranno adottate le misure corrette per arginare il virus, il pericolo che arrivi anche in Italia è sempre molto concreto. Al momento, in Italia non manca l'approvvigionamento di uova. Ma la situazione potrebbe cambiare nelle settimane a venire.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.