Ecco i disturbi che derivano dalla carenza di vitamina B12
La vitamina B12 è un prezioso supporto per la salute. La sua carenza è associata ad una sintomatologia molto varia, ma anche comune ad altre patologie, per cui spesso non si riesce a identificare la carenza di vitamina B12 come responsabile di malesseri e disagi. E’ nota per essere la vitamina dell’energia per il suo potere energizzante. Negli adulti la sintomatologia associata ad una carenza di questa vitamina è molto varia e difficile da individuare ad un’analisi superficiale. Da leggere anche Ecco la nuova variante Fiesta, dove si è sviluppata e chi colpisce.
I sintomi della carenza
I sintomi più diffusi sono pallore, debolezza, stanchezza cronica, ma anche difficoltà respiratorie e vertigini. Se la carenza vitaminica perdura nel tempo, anche il sistema nervoso può danneggiarsi in modo significativo. Le manifestazioni più frequenti dei danni neurologici sono formicolio alle mani e ai piedi e una perdita di sensibilità agli arti inferiori a cui si possono associare perdita di riflessi, demenza o anche uno stato di confusione temporaneo. La carenza di vitamina di B12 della madre può causare gravi problemi anche alla salute del feto. Tra quelli più significativi ci sono una crescita limitata del bambino e gravi alterazioni dello sviluppo del cervello.
La vitamina B12 e l’alimentazione
Il modo più efficace per verificare la presenza nell’organismo di vitamina B12 è quello di fare le analisi del sangue con controlli a cadenza annuale. Non serve perciò fare un’assunzione continua di vitamine e minerali, il cui abuso è nocivo, ma è opportuno verificare eventuali carenze e rivolgersi al medico per la prescrizione di un prodotto e un dosaggio adeguato alle proprie esigenze. Le riserve di vitamine generalmente hanno una durata molto ridotta nell’organismo, la vitamina B12 però è un’eccezione. Il corpo umano, infatti riesce a immagazzinare una grande quantità di questa vitamina e le sue riserve possono durare anche fino a 5 anni. CONTINUA A LEGGERE..
Dove trovare la vitamina B12
Le fonti principali di assunzione di questa vitamina sono riconducibili al mondo animale. Il tuorlo d’uovo è particolarmente ricco di questo elemento, così come il tonno, il salmone, la carne e il latte. Alcuni di questi alimenti però non possono essere inseriti troppo di frequente nell’alimentazione perché comportano altri problemi per la salute. La soluzione più adatta, pertanto è quella di variare spesso gli alimenti per creare il giusto equilibrio anche a tavola. I vegani sopperiscono alla carenza di vitamine e minerali che provengono dagli animali e dai prodotti derivati con l’assunzione di soia. Hamburger e polpette, gelati e latte di soia molto diffusi in oriente, sono perciò entrati a far parte dell’alimentazione anche degli occidentali per l’elevato apporto di vitamina B12.
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