
Cos’è la vitamina D e a cosa serve
La vitamina D è considerata un pre-ormone fondamentale per il nostro organismo, poiché interviene nel processo digestivo regolando l’assorbimento di fosforo e calcio. Essa contribuisce anche al rafforzamento delle ossa, compie un’azione stimolante sul sistema immunitario, capace di aiutare l’organismo da alcune malattie. E’ necessario mettere in evidenza che tramite l’alimentazione è possibile assorbire solo una minima parte del fabbisogno quotidiano di vitamina D, mentre la principale fonte della sua produzione è l’esposizione al sole.
Le cause di una carenza di vitamina D
Una vitamina D bassa, può essere dovuta a diverse cause. Principalmente contribuisce a una ridotta produzione di vitamina D, la limitata esposizione alla luce solare, che risulta essere molto importante per la sintesi di questa vitamina nella pelle. Un’alimentazione povera di cibi ricchi di vitamina D, come il pesce e i latticini, può aggravare la situazione in soggetti già carenti di vitamina D. Anche malattie gastrointestinali che possono compromettere l’assorbimento dei nutrienti necessari. Altri fattori che possono provocare una vitamina D bassa, sono la menopausa, l’età avanzata e un consumo eccessivo di alcol.
I sintomi della carenza di vitamina D
Le persone che presentano livelli di vitamina D bassi, possono manifestare diversi sintomi, alcuni dei quali possono essere leggeri e comunque non immediamente riconoscibili. Tra i più comuni troviamo: dolori muscolari e articolari; stanchezza e affaticamento; sistema immunitario debole; dolori alle ossa e maggior fragilità ossea; aumento caduta di capelli; un’attenzione minore; sbalzi d’umore. Attenzione, perché come indica domus-medica.it, una carenza eccessiva di vitamina D può causare l’insorgere di malattie gravi, come il rachitismo e l’osteoporosi, e incrementare il rischio di contrarre patologie cardiovascolari. Msdmanuals fa sapere che la carenza di vitamina D può causare dolori muscolari, debolezza e dolori ossei a qualsiasi età.
Prevenzione e rimedi per una presenza di vitamina D ridotta
Se gli esami dovessero rivelare una carenza di vitamina D, il medico potrebbe consigliare varie terapie o soluzioni per aumentarne i livelli. Una delle opzioni più semplici è aumentare l’esposizione al sole. Un’altra strada da percorrere è quella di rivedere la propria alimentazione, portando il paziente a consumare una quantità maggiore di alimenti che contengono vitamina D, come i pesci grassi (tonno, sgombro, anguilla, salmone), latte e suoi derivati, uova e funghi. Ma affinchè il trattamento possa essere più efficace, si può prendere in considerazione l’utilizzo di integratori di vitamina D, raccomandati soprattutto alle persone che non hanno la possibilità di esporsi al sole o che non riescono a soddisfare il fabbisogno di questa vitamina tramite un regime alimentare.
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