Carenza di vitamina D, ecco quali sono i sintomi cui prestare attenzione

Tutto ciò che c'è da sapere sulla carenza di vitamina D: i sintomi da tenere d'occhio, come ovviare alla mancanza di questa sostanza e che cibi mangiare

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L'importanza della vitamina D per l'organismo: ecco quali sono i sintomi da non sottovalutare

La vitamina D svolge un ruolo fondamentale per la salute, poiché contribuisce all'assorbimento del calcio e al benessere delle ossa. Questa vitamina è prodotta dal nostro organismo grazie all'esposizione ai raggi solari e si trova in alcuni alimenti come pesce grasso, uova e latticini. La sua importanza non si limita solo al sistema scheletrico ma si estende anche al sistema immunitario, alla funzione muscolare e alla regolazione dell'infiammazione. Una sua carenza può avere effetti negativi sulla salute generale, aumentando il rischio di diverse patologie. Ecco quali sono i sintomi di carenza di vitamina D da non sottovalutare, come riportato da MsdManuals.com.

Sintomi della carenza di vitamina D

I sintomi tipici della carenza di vitamina D possono essere subdoli e manifestarsi gradualmente. Tra i segnali più comuni (da non sottovalutare) ci sono la debolezza muscolare, la stanchezza cronica, dolori ossei e articolari, oltre a un maggior rischio di fratture. Alcune persone possono sperimentare sbalzi d'umore, depressione e una ridotta capacità di concentrazione. Nei bambini una carenza severa può portare al rachitismo, una patologia che compromette la crescita ossea, mentre negli adulti può favorire l'osteoporosi e l'osteomalacia. Poiché i sintomi possono essere facilmente confusi con altre condizioni, è importante monitorare i livelli di questa vitamina con esami specifici e, se necessario, assumere integratori su consiglio medico.

Cause della carenza di vitamina D

La carenza di vitamina D può derivare da diversi fattori, tra cui una scarsa esposizione al sole, una dieta povera di alimenti ricchi di questa vitamina e alcune condizioni di malassorbimento. Le persone che vivono in aree con poca luce solare, gli anziani e chi ha la pelle scura sono più a rischio. Anche l'uso eccessivo di creme solari, sebbene utile per prevenire danni alla pelle, può limitare la sintesi della vitamina D. Alcune patologie, come le malattie renali croniche e i disturbi gastrointestinali, possono ridurre l'assorbimento della vitamina, rendendo necessaria una supplementazione. È quindi fondamentale adottare uno stile di vita che favorisca il mantenimento di livelli adeguati per prevenire problemi di salute.


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Strategie per mantenere livelli adeguati di vitamina D

Per garantire un buon livello di vitamina D è essenziale combinare diverse strategie. Trascorrere almeno 15-30 minuti al giorno all'aria aperta, esponendo viso e braccia alla luce solare, può aiutare a stimolare la sua produzione naturale. La dieta deve includere cibi come pesce azzurro, uova e latticini, oltre a prodotti fortificati come cereali e bevande vegetali. Nei mesi invernali o in caso di accertata carenza, l'assunzione di integratori può essere necessaria, sempre sotto controllo medico. La prevenzione e il monitoraggio regolare dei livelli di vitamina D sono fondamentali per garantire il benessere generale, riducendo il rischio di malattie legate alla sua insufficienza e migliorando la qualità della vita.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.