Carne bianca più salutare rispetto a quella rossa? Falso
La carne bianca è più salutare per il cuore rispetto a quella rossa? Non proprio. Un nuovo studio, infatti, mette in discussione quella che credevamo essere una certezza. La ricerca, effettuata su 100 individui tra i 22 e i 65 anni, mostra che in realtà non c’è differenza, almeno per quanto riguarda gli effetti su colesterolo e nel sangue: è quanto si legge su Ilmessaggero.it.
Come è stato effettuato lo studio?
Questi i risultati dello studio svolto presso la University of California, San Francisco, e pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition: gli esperti hanno fatto seguire a tutti gli individui a rotazione tre tipi di dieta, ognuna per 4 settimane. Una con carne rossa, una con carne bianca e una senza carne. Dopo ogni 4 settimane i partecipanti dovevano disintossicarsi da ciascuna dieta tornando alla loro alimentazione classica, questo per rendere lo studio più affidabile.
Possibili altri fattori non ancora presi in considerazione
Alla fine di ciascuna dieta gli esperti hanno misurato il colesterolo nel sangue dei partecipanti: i livelli, si legge, sono simili dopo aver mangiato per 4 settimane carne rossa o carne bianca. Contro il colesterolo, quindi, l’unica dieta affidabile sembrerebbe quella priva di carne. Questo studio, comunque, non abbatte del tutto l’idea che la carne bianca sia più salutare rispetto a quella rossa, secondo gli esperti: vanno, infatti, eseguite ulteriori ricerche per svelare se siano in gioco anche altri fattori oltre al colesterolo.
Cos’è il colesterolo?
Il colesterolo è una molecola organica appartenente alla classe dei lipidi: riveste un ruolo molto importante nell’organismo. Generalmente si fa riferimento a due tipi di colesterolo: LDL e HDL. I valori possono essere normali, bassi o elevato: in quest’ultimo caso parliamo di una condizione potenzialmente pericolosa per la salute umana. Livelli elevati di colesterolo, in particolare LDL, sono considerati infatti tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare e possono provocare malattie molto gravi come l’aterosclerosi.
L’indiche di rischio cardiovascolare
È possibile calcolare il rischio cardiovascolare se si conoscono i propri valori di colesterolo: per conoscerli è necessario prelevare un piccolo campione di sangue venoso prelevato a digiuno. L’indice, si legge su My-personaltrainer.it, è considerato accettabile quando risulta inferiore a 5 nell’uomo e a 4,5 nella donna.
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