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Chi lavora in ufficio ha un aspettativa di vita più bassa: i risultati sconvolgenti di una ricerca

Chi lavora in ufficio ha un aspettativa di vita più bassa: i risultati sconvolgenti di una ricerca
Chi lavora in ufficio rischia di vivere meno (Foto: Health Magazine)

La sedentarietà può causare enormi problemi di salute a chi lavora costantemente in ufficio

In genere l’ufficio viene considerato un luogo sicuro, perchè rappresenta un luogo chiuso e quindi protetto. Ma in realtà non è proprio così come ha rivelato Business Insider che ha pubblicato recenti studi che avrebbero dimostrato come il lavoro svolto sulla scrivania possa rappresentare una minaccia concreta per il nostro organismo. Anzi, chi lavora in ufficio, secondo questo studio, potrebbe avere una minore longevità.

I rischi della sedentarietà

Innanzitutto va premesso che chi lavora in ufficio fa un mestiere tendenzialmente sedentario e la sedentarietà ha effetti devastanti sull’organismo: disturbi muscolo-scheletrici, malattie cardiache, peso eccessivo e facile tendenza ad affaticarsi. Chi sta sempre seduto su una sedia davanti a un pc, spesso adotta posture scorrette con conseguente mal di schiena e mal di testa. Ma non vanno neanche sottovalutati i lunghi spostamenti che compiono i pendolari per raggiungere il posto di lavoro e che causano aumento dei livelli di zucchero nel sangue, contribuendo ad incrementare il colesterolo cattivo. Per non parlare dei frequenti disturbi di depressione e ansia.

L’aria viziata danneggia la produttività

Non si possono nascondere anche le mortificazioni che spesso si subiscono dai capi che spesso ci fanno iniziare la giornata nel peggiore dei modi o che ci fanno tornare a casa in preda allo sconforto con conseguenti disturbi all’umore. Non va neanche dimenticato il fatto che all’interno degli uffici circola un’aria viziata che favorisce la contrazione di malattie polmonari ma che danneggia anche il nostro livello di produttività.

I rischi maggiori per chi svolge lavoro serale

A soffrire in modo particolare sono le persone che lavorano più di 55 ore a settimana che, secondo le statistiche, hanno un rischio maggiore del 33% di essere colpiti da ictus. Se l’ambiente di lavoro ci fa sviluppare ansia e malumore, ecco che la possibilità di contrarre malattie al cuore si alzano in modo considerevole. Chi lavora molto nelle ore serali, addirittura vedrebbe crescere il rischio di contrarre il diabete di tipo 2. E, dulcis in fundo, non si può trascurare

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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