Chi prende l'influenza ha meno probabilità di prendere anche il raffreddore: ecco perché
di Marco Reda
Una ricerca scozzese ha svelato che chi contrae l'influenza ha il 70% di probabilità in più di prendere il raffreddore | I risultati dei test
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Chi prende l'influenza ha meno probabilità di prendere anche il raffreddore
Sei tra i 250mila italiani che hanno preso l'influenza tra novembre e dicembre? Non disperare. Mentre sei al letto alle prese con antibiotici, spremute d'arancia e rimedi della nonna pensa che c'è una buona notizia. E non è solo il fatto che puoi staccare da scuola o dal lavoro “rilassandoti" davanti alla tua serie tv preferita (anche se a Capodanno non è proprio il massimo…): una ricerca scozzese, pubblicata sulla rivista scientifica Pnas, ha svelato che chi prende la febbre ha meno probabilità (una volta smaltito il virus) di prendere di lì a poco anche il raffreddore.
Perché chi prende l'influenza non prende il raffreddore
I ricercatori dell'Università di Glasgow, riporta Pnas, hanno studiato circa 36mila persone testate per 11 virus respiratori diversi nell’arco di nove anni. Chi ha contratto il virus di tipo A, appunto l'influenza, ha evidenziato il 70% di probabilità in meno di essere colpito successivamente dal raffreddore. Dunque non abbiate paura, se state lottando, o avete già sconfitto l'influenza, i vostri anticorpi saranno più resistenti al raffreddore.
I dati sull'influenza
L'impennata di casi influenzali, secondo i dati dei bollettini di sorveglianza epidemiologica Influnet e FluNews Italia, è avvenuta tra il 16 e il 22 dicembre, periodo in cui le temperature sono calate drasticamente in tutta Italia. Le regioni più colpite dall'influenza sono state Valle d'Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, dunque gran parte del centro-nord. E non sono mancate le vittime: sei persone con influenza, infatti, sono state ricoverate in terapia intensiva per infezioni respiratorie acute e due di queste sono morte.
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Influenza, quali sono i sintomi?
L’influenza è una malattia respiratoria stagionale molto contagiosa, che colpisce principalmente tra dicembre e marzo con un picco a febbraio. Ogni anno, comunque, l’impatto è diverso: se quest’anno si può già parlare di epidemia, altri inverni l’influenza colpisce più o meno persone, in alcuni casi mettendo a letto milioni di italiani con complicanze anche gravi. L’influenza è causata da un’infezione delle vie aeree da parte di virus influenzali: generalmente dura 3-5 giorni ma lo stato di affaticamento può prolungarsi per un periodo più esteso.
Influenza, consigli e rimedi
I sintomi dell’influenza sono simili a quelli del raffreddore ma spesso più marcati e compaiono più bruscamente: congestione nasale, irritazione della gola, starnuti frequenti ma anche difficoltà respiratorie, mal di testa, tosse e febbre, dolori muscolari e articolari, affaticamento, debolezza. Le raccomandazioni per evitare l’influenza, riportate sul sito del Governo, sono le seguenti: evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa, lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone, evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce, aerare regolarmente le stanze dove si soggiorna. Tra i rimedi per prevenire l’influenza, quello più efficace, c’è il vaccino, gratis per alcuni soggetti maggiormente a rischio.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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