
Ecco i risultati di uno studio pubblicato su Health and Place sui benefici della salute blu sulle persone che soffrono di disturbi d’ansia
Vivere sulle coste prospicienti il mare, migliora anche la qualità della salute mentale. Questo è il risultato di una ricerca pubblicata oggi sulla rivista Health and Place. I ricercatori dell’Università di Exeter hanno utilizzato i dati del sondaggio di quasi 26.000 intervistati che segna una delle indagini più dettagliate di sempre sugli effetti del benessere delle persone che vivono sulle coste.
Un adulto su sei soffre di disturbi dell’umore in Inghilterra
Lo studio ha rivelato che vivere nelle grandi città vicino alla costa inglese migliora anche la qualità della salute mentale anche per le persone che vivono in famiglie con reddito basso. Un adulto su sei in Inghilterra soffre di disturbi di salute mentale come ansia e depressione. Una frequenza maggiore di questi casi si ha nelle famiglie più povere. Il fatto di vivere sulla costa contribuisce a ridurre queste problematiche di ansia e i disturbi legati all’umore.
Come è stato condotto lo studio
La ricerca ha utilizzato i dati dell’ Health Survey for England e ha confrontato la salute delle persone che vivono nei pressi di una costa. Sono stati valutati anche i dati delle persone che vivono a meno di 1 km, a quelli che risiedono a più di 50 km dalla costa.
Le persone più povere possono trarne un grande beneficio
La dott.ssa Jo Garrett ha condotto lo studio e ritiene che i risultati possano avere implicazioni importanti: “La nostra ricerca suggerisce, per la prima volta, che le persone nelle famiglie più povere che vivono vicino alla costa presentano meno sintomi di disturbi di salute mentale, livellando la situazione tra le persone ad alto e basso reddito “.
Il commento di Matthew White
Uno studio che invita soprattutto i più giovani a vivere maggiormente gli spazi costieri e cercare i benefici della salute blu. Lo psicologo ambientale Matthew White dell’Università di Exeter, ha ribadito la necessità di “convincere i governi a proteggere, creare e incoraggiare l’uso degli spazi costieri. Dobbiamo aiutare i responsabili politici a capire come massimizzare i benefici per il benessere degli spazi “blu” nelle città e garantire che l’accesso sia equo e inclusivo per tutti, senza danneggiare i nostri fragili ambienti costieri “.
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