Per la Francia sono diventati un problema di salute pubblica, mentre negli Usa molti hotel ne sono infestati
Dopo la pandemia che ha frenato il turismo, le persone hanno ricominciato a viaggiare. In molti luoghi gettonati dai turisti, si è registrato un vero boom di presenze. L’estate di molti viaggiatori è stata tormentata dalla presenza di fastidiosi parassiti, le cosiddetti cimici dei letti, che si aggrappano facilmente a valigie e ai vestiti dei viaggiatori e che soprattutto negli Stati Uniti sono diventate una vera e propria piaga. Anche la Francia, nel 2020, è stata costretta a dichiarare le cimici dei letti un problema di salute pubblica.
La piaga della carenza di personale negli hotel
Il problema delle cimici dei letti è diventato ancora più serio soprattutto in quei paesi dove si registra una carenza di personale negli hotel e negli alberghi. Non è un caso che proprio negli Usa questo problema sia esploso in maniera preoccupante. Basta leggere i risultati di un sondaggio effettuato dall’American Hotel & Lodging Association, secondo il quale, il 79% degli hotel negli Stati Uniti ha riscontrato carenze di personale. Ma il personale non manca solo negli Usa, anche in altri paesi molte strutture ricettive faticano a trovare dipendenti. La carenza di personale è la causa principale delle carenze igieniche registrate negli alberghi e negli hotel. Una situazione propria per il proliferare delle cimici dei letti.
Questi parassiti proliferano con il caldo e l’umidità
Il personale degli hotel, proprio per la carenza di forza lavoro, spesso è sovraccaricato di lavoro e per questo motivo non riesce ad essere scrupoloso nei controlli. Il caldo e l’umidità rendono ideale il clima per la crescita esponenziale delle cimici dei letti. E non è detto che ne siano immuni gli hotel più lussuosi. Si tratta di parassiti molto difficili da eliminare anche con l’uso delle opportune precauzioni. Un’indagine condotta dalla ditta di disinfestazione Orkin nel 2016 su 100 hotel statunitensi, ha evidenziato come l’82% delle strutture è stata costretta a ricorrere ad un trattamento per le cimici dei letti per migliorare la situazione. CONTINUA A LEGGERE…
Il caso della giovane utente di Tik Tok
Ha fatto il giro del web la storia raccontata da una utente di Tik Tok che ha trovato un hotel molto pulito grazie ad Airbnb, in Colorado (USA). Quella che sembrava una vacanza da sogno è diventata un vero incubo per la turista, che dopo una notte di sonno, si è svegliata con un paio di punture di insetto, pensando si trattasse di zanzare. Poi si è accorta che le punture spuntavano ogni cinque minuti e ha capito che si trattava proprio delle cimici dei letti. In cinque-sei giorni i “bozzi” lasciati dalle punture sono diventate grandi come palline da golf. La ragazza ha anche accusato un malore lamentando problemi di respirazione e mal di testa. Le punture di queste cimici impiegano 14 giorni per scomparire. Non è facile capire se si è stati morsi o meno. Questi insetti, infatti, sono capaci di iniettare un anestetico e un anticoagulante durante il morso. Di soliti i primi effetti negativi di questi morsi compaiono dopo 24 ore.
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