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Cirrosi, sintomi e cause: può essere una malattia fatale. Ecco come intervenire per evitare il peggio

La cirrosi è una malattia irreversibile e anche fatale se non si interviene in tempo. Ecco quali sono i sintomi e come intervenire in tempo.

Cirrosi, sintomi e cause: può essere una malattia fatale. Ecco come intervenire per evitare il peggio
Cirrosi, sintomi e cause può essere una malattia fatale. Ecco come intervenire per evitare il peggio (Foto Pixabay)

Cirrosi, sintomi e cause: può essere una malattia fatale. Ecco come intervenire per evitare il peggio. I dettagli

La cirrosi è una malattia cronica del fegato. Questo termine significa ‘malattia avanzata di fegato’. Si tratta di una condizione irreversibile. Le conseguenze però possono essere limitate intervenendo in maniera precoce. La cirrosi va a limitare la funzionalità del fegato. Se non viene trattata in tempo può risultare fatale. Le cicatrici fibrose riducono il flusso del sangue nell’organo, causando un’ipertensione polmonare che può portare a emorragie e a gonfiori addominali e a livello delle gambe. In caso di cirrosi si ha più difficoltà a smaltire le tossine del corpo. Il rischio di tumore al fegato aumenta quando si contrae questa malattia.

Le cause

E’ causata dalla cicatrizzazione del tessuto epatico dovuta ad anni di ripetuti danni al fegato. Il fegato dopo un danneggiamento tenta di ripararsi, formando delle cicatrici. L’accumulo di cicatrici però limita il suo funzionamento. Le cause sono l’abuso di alcol, l’epatite B e C, la steatosi epatica non alcolica, problemi alla bile, l’accumulo di ferro nell’organismo o di rame nel fegato, le malattie epatiche autoimmuni, la fibrosi cistica, la schistosomiasi e disturbi ereditari del metabolismo degli zuccheri. Nel 20% dei casi non c’è una causa evidente e si parla di cirrosi criptogenetica. In altri le cause sono concomitanti.

I sintomi e come prevenirla

I sintomi della cirrosi non si manifestano fino a quando il danno non è grosso. Possono verificarsi affaticamento, emorragie e lividi frequenti, prurito, ittero, accumulo di fluidi nell’addome, perdita di appetito e di peso, nausea e gonfiori alle gambe. Per ridurre il rischio di cirrosi bisogna limitare il consumo di alcolici, seguire un’alimentazione sana, mantenere il peso nella norma e condurre una vita senza eccessi.

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I trattamenti

Per capire se si ha la cirrosi servono delle analisi del sangue, per verificare i livelli di bilirubina e degli enzimi epatici, ma anche indici di sintesi epatica come l’albumina, le piastrine e il tempo di protrombine. Il medico potrà anche prescrivere un’ecografia, una risonanza magnetica, una biopsia. Il trattamento varia a seconda della causa della cirrosi. L’obiettivo è quello di rallentare la progressione della cicatrizzazione prevenendo la comparsa di eventuali complicazioni o riducendo i loro sintomi.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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