Citrobacter, un batterio che fa paura in un Ospedale di Verona: 3 neonati morti e altri 12 con danni permanenti

Verona, paura per un batterio, il Citrobacter, nell'ospedale di Borgo Trento a Verona: 3 neonati morti e altri 12 con danni neurologici, i dettagli

Batterio, immagine di repertorio fonte Pixabay.
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Previsioni meteo Verona, 16 giugno 2020

L'Italia risulta in queste ore invasa dalle correnti più fresche e instabili di matrice atlantica, che arrivano sulla nostra Penisola sia dai quadranti orientali e sia da quelli nordoccidentali, grazie alla progressione di una nuova saccatura che nella giornata di domani mercoledì 17 giugno porterà maltempo soprattutto al nord. Tale intrusione delle correnti, hanno favorito nella giornata odierna qualche piovasco su Verona e la provincia, con accumuli al suolo che appaiono comunque trascurabili, in attesa del vero peggioramento. Tutto questo si è inserito all'interno di un contesto termico gradevole, con le temperature che sono oscillate tra i +17°C di minima e i +26°C di massima.

Scoppia il caso Citrobacter in un Ospedale di Verona

Negli ultimi giorni è scoppiato il caso del Citrobacter in un Ospedale di Verona: stando infatti a quanto scrive il sito “leggilo.org" se il primo decesso è stato registrato già 10 mesi fa, negli ultimi giorni ci sono state altre due morti sospette all'Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento a Verona. Non solo, sembrerebbe che nel bilancio complessivo ci siano anche 12 neonati che hanno riportato danni al sistema nervoso. L'Ospedale della Donna e del Bambino presenterebbe anche il punto nascite più grande dell'intero Veneto e per il quale è stata predisposta la chiusura definitiva del reparto.

Chiusi anche i reparti di pediatria e di terapia intensiva neonatale dell'Ospedale

Sono invece chiusi temporaneamente, stando a quanto riporta il sito “ilfattoquotidiano.it" i reparti di pediatria e di terapia intensiva neonatale dell'Ospedale sopra menzionato, per permettere all'ambiente di essere interamente sanificato. Circa 15 persone tra infermieri e operatori sociosanitari (OSS) dunque che lavoravano nei suddetti reparti, sono stati spostati in altri reparti dell'Ospedale. E' stata successivamente insediata una commissione esterna per chiarire che questo batterio abbia colpito in un arco di tempo così ampio tanti bambini piccoli ricoverati o neonati.


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Il Citrobacter colpisce persone fragili ed esposte, come appunto i neonati

Del batterio in questione in realtà si sa molto poco, quello che si sa è che però attacca persone fragili ed esposte come ad esempio i neonati e può interessare sia le vie urinarie che l'encefalo. Nella seconda opportunità, anche nel caso in cui un neonato riuscisse a guarire, non è detto che lo faccia senza danni neurologici anche gravi che sfociano in altrettanto gravi handicap. Il batterio avrebbe infatti danneggiato il 70% del cervello di una bambina per la quale ora le servirà assistenza a vita.

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Francesco Cobello: “Pensavamo di averlo definitivamente debellato"

Secondo quanto ha affermato Francesco Cobello, direttore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, si pensava che il batterio all'interno dei reparti di natalità fosse completamente debellato e invece a quanto pare serve più tempo del previsto. La pericolosità del Citrobacter sta soprattutto nel fatto che riesce a resistere a tutti gli antibiotici. Zaia, Presidente della Regione Veneto, avrebbe successivamente garantito chiarezza anche giuridica alle famiglie coinvolte.

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Salvatore Russo

Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.