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Colesterolo, ecco quali sono i valori che non vanno mai superati

Per i soggetti ad alto rischio, questo valore dovrebbe scendere a 70 mg/dl, mentre nei soggetti a rischio più alto i valori sono ancora più bassi

Colesterolo, ecco quali sono i valori che non vanno mai superati
Colesterolo Foto Pixabay.com

Ecco uno stralcio dell’intervista rilasciata dal professor Baldini sui valori di colesterolo da rispettare per ridurre i rischi di ictus o infarti

Tenere sotto controllo i valori del colesterolo nel sangue è di fondamentale importanza per la salute del nostro sistema cardiovascolare. Oltre ai fattori immodificabili che sono l’età avanzata, il sesso e la familiarità, il rischio di andare incontro ad un evento nefasto come l’ictus o l’infarto, aumenta anche a causa di fattori modificabili, come l’alimentazione. Ridurre i valori del colesterolo, tenere sotto controllo la glicemia e ridurre il peso corporeo nell’obesità, sono tre comportamenti virtuosi che possono allungarci la vita, come ha avuto modo di spiegare in una intervista rilasciata al sito “Il Tirreno”, dal cardiologo Umberto Baldini.

I valori da rispettare

Secondo il professor Baldini, i valori del colesterolo LDL (quello che viene ritenuto essere il colesterolo cattivo) non dovrebbero mai superare i 100 mg/dl “anche per i soggetti senza alcun fattore di rischio ed in perfetta salute”. Per i soggetti ad alto rischio, questo valore dovrebbe scendere a 70 mg/dl, mentre in questi soggetti dove il rischio è ancora più alto perchè reduci da ictus o infarto, tali valori dovrebbero scendere sotto i 55 mg/dl.

I farmaci per ridurre il colesterolo

Come ha avuto modo di spiegare nell’intervista al Tirreno il professor Baldini, esiste oggi una vasta gamma di farmaci che possono aiutarci a ridurre i valori del colesterolo nel sangue. I nutraceutici (gli integratori specifici), nei soggetti a basso rischio possono essere molto efficaci. Nel caso in cui questi integratori venissero poco tollerati o non avessero effetto, è possibile passare alle statine a vario dosaggio, singole o in combinazione con Ezetimibe, una terapia che può essere molto efficace nei casi in cui è fondamentale ridurre drasticamente i valori.

Le terapie possibili

Se tutte le terapie illustrate in precedenza non dessero gli effetti sperati, allora si potrebbe ricorrere a nuove terapie a base di anticorpi monoclonali, all’acido bempedoico, ad Inclisiran. Si tratta di terapie mirate che vengono prescritte a soggetti a rischio molto alto e che impattano positivamente sulla prognosi dei pazienti.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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