Il colesterolo può provocare patologie cardiache, ecco cosa fare per tenere sotto controllo la salute del cuore
Il cuore è, ovviamente, l’organo principale del nostro organismo: senza di esso non potremmo essere in vita, data l’importanza centrale e cruciale delle sue funzioni, dunque va preservato il più possibile da possibili problemi o patologie che possono generarsi nel tempo. Uno dei principali nemici dell’apparato cardiocircolatorio è il colesterolo, ovvero la quantità di grassi presente nel sangue. Quanto può influire realmente questa sostanza sul funzionamento del cuore e ogni quanto sarebbe saggio effettuare un check up cardiaco? A spiegarlo per Corriere.it è il Professor Pietro Palermo, Responsabile dell’Unità di Cardiologia Riabilitativa del Centro Cardiologico Monzino di Milano.
I livelli di colesterolo
Avere livelli alti di colesterolo, ha spiegato lo scienziato, aumenta i rischi di sviluppare problemi cardiovascolari ed è quindi un fattore da tenere in considerazione; trattandosi di un valore evidenziabile solo tramite analisi, dunque senza la presenza di sintomi specifici, ciò che si può fare per tenerlo a bada (o abbassarlo, se serve) è affidarsi ad una dieta sana e all’attività fisica in modo da tenere in forma il sistema cardiocircolatorio. Per soggetti con un basso rischio cardiovascolare, che dunque non fumano né bevono regolarmente o assumono sostanze stupefacenti, è consigliato avere un colesterolo LDL (quello definito “cattivo”) inferiore ai 116 mg/dl.
I “recidivi” e i controlli al cuore
I soggetti che invece hanno una malattia cardiovascolare già documentata, ipercolesterolemia familiare, diabete o insufficienza renale cronica devono avere un livello di colesterolo LDL inferiore a 70 mg/dl (rischio alto) e inferiore a 55 mg/dl (rischio molto alto). Per coloro che hanno avuto una recidiva di malattia cardiovascolare negli ultimi due anni il valore scende a meno di 40 mg/dl. I controlli al cuore dipendono dalle condizioni di ogni paziente, generalmente per un 50enne attento allo stile di vita e che svolge attività fisica regolare è indicato un check up cardiaco una o due volte l’anno. Per i più giovani invece, eccetto situazioni cardiache specifiche, è una visita che si può anche evitare.
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.