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Colesterolo, ecco quando preoccuparsi: i valori da tenere sotto controllo

Soggetti sani, "recidivi" e con patologie particolari: ecco i valori di colesterolo LDL da avere e ogni quanto tempo far controllare il cuore

Colesterolo, ecco quando preoccuparsi: i valori da tenere sotto controllo
Colesterolo Foto Pixabay.com

Il colesterolo può provocare patologie cardiache, ecco cosa fare per tenere sotto controllo la salute del cuore

Il cuore è, ovviamente, l’organo principale del nostro organismo: senza di esso non potremmo essere in vita, data l’importanza centrale e cruciale delle sue funzioni, dunque va preservato il più possibile da possibili problemi o patologie che possono generarsi nel tempo. Uno dei principali nemici dell’apparato cardiocircolatorio è il colesterolo, ovvero la quantità di grassi presente nel sangue. Quanto può influire realmente questa sostanza sul funzionamento del cuore e ogni quanto sarebbe saggio effettuare un check up cardiaco? A spiegarlo per Corriere.it è il Professor Pietro Palermo, Responsabile dell’Unità di Cardiologia Riabilitativa del Centro Cardiologico Monzino di Milano.

I livelli di colesterolo

Avere livelli alti di colesterolo, ha spiegato lo scienziato, aumenta i rischi di sviluppare problemi cardiovascolari ed è quindi un fattore da tenere in considerazione; trattandosi di un valore evidenziabile solo tramite analisi, dunque senza la presenza di sintomi specifici, ciò che si può fare per tenerlo a bada (o abbassarlo, se serve) è affidarsi ad una dieta sana e all’attività fisica in modo da tenere in forma il sistema cardiocircolatorio. Per soggetti con un basso rischio cardiovascolare, che dunque non fumano né bevono regolarmente o assumono sostanze stupefacenti, è consigliato avere un colesterolo LDL (quello definito “cattivo”) inferiore ai 116 mg/dl.

I “recidivi” e i controlli al cuore

I soggetti che invece hanno una malattia cardiovascolare già documentata, ipercolesterolemia familiare,  diabete o insufficienza renale cronica devono avere un livello di colesterolo LDL inferiore a 70 mg/dl (rischio alto) e inferiore a 55 mg/dl (rischio molto alto). Per coloro che hanno avuto una recidiva di malattia cardiovascolare negli ultimi due anni il valore scende a meno di 40 mg/dl. I controlli al cuore dipendono dalle condizioni di ogni paziente, generalmente per un 50enne attento allo stile di vita e che svolge attività fisica regolare è indicato un check up cardiaco una o due volte l’anno. Per i più giovani invece, eccetto situazioni cardiache specifiche, è una visita che si può anche evitare.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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