Colica renale, attenzione a questo tipico sintomo che "annuncia" il dolore acuto

Tutto ciò che c'è da sapere sulla colica renale: come si manifesta inizialmente, da cosa è causata e come prevenirla

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Il Professor Giuseppe Castellano spiega qual è il primo sintomo della temibile colica renale

La colica renale è uno dei problemi di salute più fastidiosi che si possano sviluppare: si tratta di un dolore molto acuto alla vescica causato dalla presenza (e dal transito in quella parte del corpo) di calcoli, situazione che causa non pochi problemi soprattutto quando si deve fare pipì. Ovviamente non è una patologia incurabile, anzi… con un piccolo intervento di ureteroscopia è possibile distruggere i calcoli via laser. Se vogliamo prevenire il dolore però c'è un sintomo “tipico" che ci avverte sul disturbo in questione. Il Professor Giuseppe Castellano, Direttore dell'Unità di nefrologia, dialisi e trapianti di rene dell'Irccs Fondazione Policlinico di Milano, lo ha spiegato a Corriere.it.

Il sintomo “tipico" di calcoli

Lo scienziato, che è anche professore associato all'Università di Milano, ha spiegato che “il primo sintomo di calcolosi renale è un lieve dolore al livello della zona lombare, con irradiazione addominale seguita dalla rapida comparsa di un dolore acuto che può estendersi all'inguine e all'area genitale. Questo avviene perché il calcolo migra dal rene all'uterere (vescica ndr) ostruendolo parzialmente o addirittura totalmente. Il dolore trafittivo può durare dai venti ai sessanta minuti causando anche nausea, vomito, sudorazione profusa e palpitazioni. Talvolta è presente anche sangue nelle urine“. Se si è in presenza di questi sintomi, dunque, si consiglia di rivolgersi subito al medico o andare al Pronto Soccorso.

Come prevenirli

Il Professor Castellano ha fornito anche dei suggerimenti importanti per prevenire lo sviluppo di calcoli renali. “Il primo provvedimento utile – ha detto – è bere circa due litri di acqua al giorno in modo da rendere le urine più diluite. Si consiglia anche di aumentare il consumo di frutta e verdura (ad eccezione di spinaci e asparagi) a discapito di quello di sale e proteine animali. Ok a cibi come yogurt e latte, diminuire invece cioccolato, salumi  e snack. Mangiare anche più agrumi, ricchi di acido citrico che solubilizza i sali litogeni e contrasta la formazione dei calcoli“.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.