Colpo di calore, attenzione a questi sintomi che non vanno sottovalutati: ecco quali sono

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Colpo di calore, cos'è

Il colpo di calore rappresenta la conseguenza più grave di un aumento anomalo della temperatura corporea superiore a 40°C. In questa condizione è essenziale intervenire il prima possibile per scongiurare un ulteriore innalzamento della temperatura che diventerebbe mortale. E' quanto riportato da Humanitas.it. Il colpo di calore può colpire persone di tutte le età, ma i più a rischio sono gli over 65 e i bambini piccoli. Un intervento tempestivo è indispensabile per evitare gravi complicazioni a organi come cervello, cuore, reni e muscoli. Nei casi più gravi può portare alla morte, infatti, una possibile complicazione è lo shock causato da un improvviso calo della pressione sanguigna.

Le cause del colpo di calore

Il colpo di calore sopraggiunge quando i meccanismi di distribuzione del calore del nostro corpo non funzionano in modo corretto e il corpo sperimenta un aumento progressivo ed eccessivo della temperatura interna che non è più compatibile con il corretto funzionamento degli enzimi e delle sostanze biochimiche essenziali per la vita. Il colpo di calore può essere provocato da un clima caldo e umido o da un'attività fisica molto intensa in ambienti caldi e umidi. Nel primo caso che si verifica più spesso negli anziani e nelle persone con malattie croniche, le condizioni ambientali provocano un aumento della temperatura corporea. Il secondo caso è l'attività fisica, soprattutto se svolta in giornate calde e umide o in ambienti in cui la distribuzione del calore corporeo generato dall'attività fisica è sfavorevole.

I sintomi del colpo di calore

La peculiarità principale del colpo di calore è l'aumento della temperatura corporea pari a 40°C o superiore. Questi sintomi possono causare nausea e vomito, arrossamento della pelle, talvolta perdita della capacità di sudare, aumento della respirazione e della frequenza cardiaca, mal di testa, convulsioni e debolezza muscolare, confusione e, nei casi più gravi, perdita di coscienza.

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