Come la dieta può alterare l’intestino, causando insulino-resistenza che può portare al diabete di tipo 2
Una nuova ricerca – utilizzando modelli di topo e campioni fecali raccolti dall’uomo – esamina i meccanismi che promuovono la resistenza all’insulina attraverso l’ambiente intestinale. Il tipo di dieta che una persona mangia può essere la chiave, suggeriscono i ricercatori. Lo studio ha analizzato i meccanismi che collegano la dieta all’insulino-resistenza. La resistenza all’insulina si verifica quando il corpo smette di rispondere normalmente all’insulina, un ormone che aiuta il corpo a elaborare lo zucchero.
Lo studio
Lo sviluppo di insulino-resistenza può portare al diabete di tipo 2, che è una condizione metabolica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, come riporta medicalnewstoday.com. L’obesità è un fattore di rischio significativo per l’insulino-resistenza e il diabete. Ma come e perché l’obesità guida questo cambiamento metabolico? I ricercatori dell’Università di Toronto in Canada ritengono che la risposta potrebbe risiedere nei meccanismi che mettono in moto il consumo di una dieta ricca di grassi. “Durante la dieta ricca di grassi e l’obesità, si verifica un cambiamento significativo nelle popolazioni microbiche all’interno dell’intestino, noto come disbiosi, che interagisce con il sistema immunitario intestinale“, spiegano i ricercatori nel loro nuovo studio, pubblicato su Nature Communications.
Una dieta ricca di grassi
I ricercatori hanno pensato di scoprire esattamente come una dieta ricca di grassi potrebbe alterare l’immunità intestinale e, quindi, l’equilibrio batterico, portando all’insulino-resistenza. “Un legame tra il microbiota intestinale e il sistema immunitario intestinale è l’immunoglobulina A (IgA) derivata dal sistema immunitario“, osserva il Dr. Daniel Winer, uno degli autori dello studio.
Un meccanismo sensibile influenzato dalla dieta
I ricercatori hanno pensato che le IgA potessero essere l’anello mancante che spiegava come una dieta povera conduce alla resistenza all’insulina alterando l’immunità intestinale. Sono stati usati modelli di topo con obesità, alcuni dei quali privi di IgA. I ricercatori hanno scoperto che quando i topi con carenza di IgA mangiavano una dieta ricca di grassi, la loro resistenza all’insulina peggiorava, come riporta medicalnewstoday.com
L’esperimento
Quando i ricercatori hanno raccolto batteri intestinali dai topi carenti di IgA e li hanno trapiantati in roditori senza batteri intestinali, questi topi hanno anche sviluppato resistenza all’insulina. Questo esperimento, suggeriscono i ricercatori, indica che a livelli normali, le IgA aiuterebbero a tenere sotto controllo i batteri intestinali. Non solo, ma aiuterebbe anche a prevenire la “fuoriuscita” di batteri nocivi attraverso l’intestino. I topi senza IgA avevano una maggiore permeabilità intestinale, il che significa che i batteri nocivi potevano “fuoriuscire” dall’intestino nel resto del corpo.
Gli effetti sull’uomo
A seguito di questi esperimenti su modelli preclinici, i ricercatori hanno poi proseguito per vedere se gli stessi meccanismi si applicavano all’uomo. Sono stati in grado di ottenere campioni di feci da soggetti sottoposti a chirurgia bariatrica, una forma di intervento chirurgico per la perdita di peso. I ricercatori hanno analizzato il contenuto di IgA nei campioni di feci raccolti sia prima che dopo che gli individui erano stati sottoposti a chirurgia bariatrica, come riporta medicalnewstoday.com
L’influenza della dieta
Questi individui avevano livelli più elevati di IgA nelle loro feci dopo l’intervento chirurgico, suggerendo che questo anticorpo era effettivamente collegato alla funzione metabolica e influenzato dalla dieta. “Abbiamo scoperto che durante l’obesità, ci sono livelli più bassi di un tipo di cellula B nell’intestino che producono un anticorpo chiamato IgA“, osserva l’autore principale dello studio Helen Luck.
I risultati
I risultati della ricerca attuale suggeriscono un legame diretto tra una dieta ricca di grassi e l’obesità, da un lato, e livelli inferiori di IgA intestinale, sintomi di infiammazione intestinale e sviluppo di insulino-resistenza, dall’altro. In futuro, i ricercatori vorrebbero scoprire il modo migliore per aumentare i livelli di cellule B che producono IgA, ritenendo che questo intervento potrebbe proteggere dall’insulino-resistenza, come riporta medicalnewstoday.com
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