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Come trattare allergie e intolleranze? I sintomi più comuni e i rimedi

Intervista su allergie e intolleranze alla dottoressa allergologa Sonia Musumeci

Come trattare allergie e intolleranze? I sintomi più comuni e i rimedi
Con la primavera arrivano i pollini e le allergie - Foto Pisa Today

Allergie e intolleranze: cosa sono e come trattarle

Alla polvere, al polline, ai latticini. Ma anche alle arachidi, al grano, al nichel, alla soia e tanto altro. Sono le allergie e le intolleranze, fastidiose (a volte anche pericolose o fatali) complicazioni della salute di cui soffrono milioni di persone in tutto il mondo. Ma che differenza c’è tra un’allergia e un’intolleranza? Quali sono le allergie più comuni? E come curarle? La dottoressa allergologa Sonia Musumeci, intervistata da Benedetta De Mattei per CentroMeteoItaliano.it, ha analizzato a fondo la questione rispondendo alle domande più importanti sulle allergie.

1. Cosa è un’allergia e che differenza c’è con l’intolleranza?

L’allergia è una reazione esagerata che attua l’organismo nei confronti di sostanze (dette allergeni) di solito innocue. Nell’allergia vi è un coinvolgimento del sistema immunitario: l’allergene a cui si è sensibilizzati, attiva una serie di cellule (linfociti, eosinofili, mastociti) che liberano dei mediatori responsabili della reazione allergica e quindi delle manifestazioni cliniche“.

In un certo senso è un meccanismo di difesa. Infatti l’organismo riconosce l’allergene come potenzialmente pericoloso e quando ne viene a contatto (sia per via inalatoria o per via digestiva) attiva delle cellule del sistema immunitario che “allontanano” l’elemento estraneo e pericoloso determinando delle reazioni cliniche che si manifestano come prurito, starnuti, tosse, disturbi cutanei e/o gastrointestinali. Il sistema immunitario si attiva anche per pochissime concentrazioni dell’allergene coinvolto. Nell’intolleranza invece, il sistema immunitario non viene coinvolto e quindi non si attiva la risposta immunitaria. L’intolleranza è una reazione tossica che l’organismo ha nei confronti di una sostanza“.

Le intolleranze più frequenti sono quelle al lattosio dove vi è una carenza dell’enzima lattasi deputato alla digestione del lattosio presente nel latte e derivati, o l’intolleranza ad alimenti ricchi di istamina (esempio il pomodoro, i crostacei il cacao)”.

Nelle intolleranze i sintomi iniziali sono spesso identici alle manifestazioni allergiche però l’intolleranza non evolve in quadri pericolosi come lo shock anafilattico che è la più temuta manifestazione clinica determinata dalle allergie“.

2. Perché oggi tante persone allergiche?

Sono principalmente due le cause che determinano un’aumentata incidenza delle manifestazioni allergiche. La prima è la predisposizione genetica. Si ritiene che se un genitore soffre di allergia i figli hanno il 50% di possibilità di diventare allergici nel corso della vita. Questa probabilità sale ad oltre il 70% se entrambi i genitori sono allergici“.

Un’altra causa è dovuta ‘all’ipotesi igienica’. Un ambiente troppo pulito e curato fa sì che il sistema immunitario non si attivi nei confronti di possibili microbi (poiché non ce ne sono) e questo determina un’attivazione nei confronti di molecole dette allergeni di solito innocue. Il sistema immunitario di un neonato deve maturare: se non incontra germi da combattere si attiva verso molecole di solito tollerate. Da recenti studi si è visto che anche il fumo aumenta la probabilità di sviluppare allergie”.

3. Quali sono le principali allergie e che disturbi possono dare?

Le allergie possono essere di vario tipo. Tra quelle più diffuse possiamo ricordare le allergie respiratorie come, ad esempio, l’oculorinite e l’asma allergico. Queste sono dovute ad una infiammazione di naso occhi e polmone e si manifestano clinicamente con naso chiuso o che gocciola, starnuti, occhi rossi, tosse e difficolta respiratoria. Sono dovute ad allergeni inalatori che vengono in contatto con il nostro sistema respiratorio. Questi allergeni possono essere classificati in perenni (sempre presenti) e stagionali“.

Sono allergeni perenni, ad esempio, l’acaro della polvere (dermatofagoide), l’epitelio degli animali (maggiormente cane e gatto) e le muffe (maggiormente l’alternaria e la candida). Sono allergeni stagionali, ad esempio, i pollini che si trovano in determinati periodi dell’anno (graminacee, parietaria, olivo e cipresso)”.

Un’altra allergia molto frequente è quella alimentare. In questo caso il sistema immunitario si attiva nei confronti di una proteina che si trova in un alimento. Gli alimenti maggiormente responsabili sono il latte vaccino, l’uovo, i crostacei e la frutta secca. I sintomi dell’allergia alimentare sono disturbi gastrointestinali, orticaria sul corpo, gonfiore del viso e lo shock anafilattico, che è la reazione più temuta perché potenzialmente fatale“.

Fa parte delle allergie alimentari anche quella al nichel solfato. Il nichel è un metallo non nobile presente nella bigiotteria, nei bottoni dei jeans, nelle protesi etc.. Nei pazienti allergici al nichel si possono presentare delle manifestazioni avverse a contatto con tale metallo e dato che si trova anche negli alimenti, può essere responsabile di manifestazioni gastrointestinali come pancia gonfia, coliche addominali e disturbi all’alvo“.

Altre allergie notevolmente diffuse sono quelle a farmaci (i più coinvolti sono le penicilline), al veleno di imenotteri (ape, vespa, calabrone), ed al lattice (che si può trovare nei guanti, palloncini, profilattici, etc.)“.

4. Come si curano?

Come primo step i pazienti allergici devono cercare di evitare il contatto con l’allergene a cui si sono sensibilizzati. Ad esempio, nel caso di allergia alimentare è necessario non mangiare l’alimento a cui si è allergici (facendo attenzione al fatto che l’alimento può essere “nascosto” in qualche pietanza). Per chi ha un’allergia respiratoria occorre attivare una bonifica ambientale, mentre chi è allergico ad un farmaco deve evitare di assumerlo”.

Nel caso in cui non si sia evitato il contatto e siano presenti i sintomi, vi sono una serie di farmaci finalizzati a ridurre la liberazione dei mediatori della reazione allergica. Questi sono in primis, gli antiistaminici che bloccano l’attività dell’istamina responsabile di tutte le manifestazioni allergiche (ad esempio starnuti, naso chiuso, occhi che bruciano). Altri farmaci sono i cortisonici che si possono usare o per via topica o per via orale. In caso di asma si usano anche i broncodilatatori e cortisonici inalatori. In caso di shock anafilattico l’unico farmaco salvavita è l’adrenalina“.

L’unico trattamento per ridurre la sensibilità all’allergene è l’immunoterapia specifica (comunemente detta “vaccino”). Questa consiste nel somministrare a dosi crescenti estratti dell‘allergene a cui si è sensibilizzati al fine di attivare una tolleranza nei confronti di questo allergene. L’immunoterapia può essere effettuata per via iniettiva sottocutanea (da uno specialista) o per via sublinguale-orale (in questo caso anche direttamente dal paziente)“.

5. Quando una persona allergica può correre il rischio di uno shock anafilattico?

Lo shock anafilattico è la manifestazione allergica più grave che può presentarsi in pazienti allergici. Si manifesta con una serie di sintomi clinici di gravità crescente che devono essere rapidamente bloccati. È a rischio di shock anafilattico chi ha già avuto lievi-moderati reazioni ad alimenti, veleno di imenotteri, lattice e farmaci, soprattutto se il contatto con l’allergene avviene in zone lontane da centri di assistenza medica“.

I sintomi principali sono respiratori (starnuti, tosse, respiro sibilante), cardiovascolari (ipotensione), cutanei (orticaria, gonfiore del viso o gola), gastrointestinali (nausea, vomito crampi), se non trattato tempestivamente lo shock anafilattico può avere esito fatale. L’unico farmaco capace di contrastare lo shock anafilattico è l’adrenalina. I pazienti allergici ad alimenti, lattice, imenotteri e farmaci dovrebbero portare sempre con sé un auto-iniettore di adrenalina e, comunque, raggiungere al più presto un presidio ospedaliero“.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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