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Coronavirus, a Oderzo i profughi rifiutano il tampone: polizia pronta ad intervenire

Coronavirus, situazione di caos ad Oderzo dove molti profughi si sono rifiutati di fare il tampone

Coronavirus, a Oderzo i profughi rifiutano il tampone: polizia pronta ad intervenire
Foto Ansa.it

Situazione sanitaria fuori controllo presso l’ex caserma Zanusso

A Oderzo, l’ex caserma Zanusso è stata da tempo adibita all’accoglienza di profughi, tra cui nei giorni scorsi sono stati identificati 5 casi di positività. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 2 ha immediatamente ordinato l’esecuzione di un tamponamento a tappeto per identificare con tempestività l’eventuale presenza di altri casi positivi al coronavirus. Molte di queste persone risultano impegnate in attività lavorative sul territorio e pertanto sono potenziali agenti di propagazione della malattia, soprattutto in caso si rivelassero asintomatici.

La necessità di effettuare tamponi su tutti gli ospiti dell’ex caserma è diventata improrogabile

Stando alle notizie ufficiali, i profughi si sono rifiutati di sottoporsi volontariamente a questa procedura sanitaria, obbligando quindi la autorità a disporre una quarantena obbligatoria per tutte le 175 persone accolte nella struttura. Dei 5 soggetti positivi, uno si trova ricoverato presso l’ospedale di Vittorio Veneto e 4 risultano asintomatici e quindi ancora ospitati nella Zanusso, in isolamento obbligato. A questo punto è indispensabile testare anche tutti gli operatori che potrebbero aver contratto il coronavirus venendo a contatto con infetti oppure con asintomatici.

Situazione del Covid-19 in Veneto

Nella giornata del 26 settembre 2020 in Veneto sono stati identificati 69 nuovi casi di positività al coronavirus, per un totale 26883 cittadini rimasti contagiati dall’inizio della pandemia nel febbraio 2020. Attualmente i soggetti positivi nella regione sono 3456, mentre i negativizzati totali risultano 21251, con un numero di decessi pari a 2176.
I pazienti in terapia intensiva salgono a 26, mentre in altri reparti dell’ospedale sono stati segnalati ancora 202 positivi. Come si nota la situazione non è per nulla incoraggiante, dato che, dopo la pausa dei mesi estivi, il virus ha ricominciato a circolare con maggiore intensità.

Le preoccupazioni delle autorità sanitarie

Quello che preoccupa maggiormente le autorità sanitarie è la carica virale che sembra stia subendo un incremento; questo significa che potrebbero aumentare i casi di ammalati che richiedono ricovero in terapia intensiva, con conseguente affollamento dei posti letto disponibili. È chiaro che un comportamento come quello dei profughi nell’ex caserma Zanusso risulta particolarmente irresponsabile in quanto contribuisce a vanificare tutte le misure di prevenzione su cui si basa il contenimento dei contagi.

Come hanno più volte sottolineato le autorità sanitarie, per cercare di evitare situazioni pericolose e ingovernabili, è necessario che ognuno assuma un comportamento responsabile per tutelare sé stesso e gli altri. Ancora una volta bisogna quindi sottolineare l’importanza del distanziamento sociale, della mascherina, dell’igienizzazione delle mani e dell’esecuzione dei tamponi.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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