Coronavirus, a partire da domani scatta la chiusura: zona rossa a Viareggio. Firmata la nuova ordinanza
Nuova ordinanza a Viareggio. La città diventa zona rossa a causa dei contagi in aumento. Il sindaco Del Ghingaro lo aveva anticipato sui social nelle scorse ore. Da mercoledì 10 marzo dunque Viareggio diventa zona rossa, fino a domenica 14 marzo compresa, come riporta lanazione.it. L’ordinanza è stata firmata dal presidente della regione Toscana, Eugenio Giani. Oltre alle deroghe previste per la zona rossa, sono consentiti anche gli spostamenti all’interno del territorio del Comune di Viareggio per sottoporsi alle vaccinazioni anti-Covid, come precisato nell’ordinanza. Leggi anche Coronavirus, focolaio alla Scala di Milano, 34 negativi su 35 dopo il secondo tampone.
Anche altri comuni diventeranno zona rossa?
Ancora non si sa se anche altri comuni in Versilia diventeranno zona rossa. Viareggio si va a sommare ai comuni di Cecina (Livorno) e Castellina Marittima (Pisa) oltre all’intera provincia di Pistoia. Nel drattempo si attendono possibili decisioni del Governo in merito a restrizioni in tutta Italia. Possibile lockdown nazionale ogni weekend, con un’unica zona rossa. Leggi anche: Coronavirus, firmata l’ordinanza che anticipa di due ore il coprifuoco a San Gennaro Vesuviano: ecco tutti i dettagli
Chiuse tutte le scuole
Anche a Viareggio saranno chiuse le scuole di ogni ordine e grado, come precisa una nota della regione. Entreranno in vigore anche le misure restrittive per il contenimento del contagio previste a livello nazionale per le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Leggi anche: ECCO QUANDO ARRIVERÁ IL PICCO DELLA TERZA ONDATA
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Cosa è consentito?
Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Chiusi i mercati
Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperti edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
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