Coronavirus, a Sassari vietati giochi di gruppo sulle spiagge e la fornitura di giornali e riviste

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Coronavirus, dal 3 giugno nuovo allentamento delle misure restrittive

Sono ormai trascorsi oltre due mesi e mezzo da quel 10 marzo, data in cui il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sottoscrisse un DPCM secondo cui era stata posta la quarantena obbligatoria per l'Italia intera. Il provvedimento era stato necessario dal momento che il nuovo coronavirus, altrimenti detto covid-19 o ancora Sars-CoV2, si stava espandendo a macchia d'olio in tutto il nostro Paese, con un incremento non indifferente giorno per giorno. Dopo l'inizio della fase 2, in vigore dal 4 maggio, a partire da lunedì 18 maggio c'è stata la riapertura di alcune attività, mentre dal 3 giugno è in previsione un nuovo e ulteriore allentamento delle misure restrittive.

Al netto dell'allentamento di alcune misure, sorgono altri divieti

Il nuovo coronavirus non è però scomparso e basta un attimo di distrazione per dar vita e origine a nuovi focolai: lo abbiamo sperimentato più volte nel corso di questi due mesi, si tratta di un virus d'altronde molto contagioso. Per cui al netto di alcuni allentamenti come per esempio l'apertura delle regioni prevista dal 3 giugno che concederà nuovamente liberi spostamenti a distanza di oltre due mesi e mezzo, sorgono però altri divieti, come ad esempio quello di assembramento in luoghi pubblici e luoghi chiusi aperti al pubblico. Per il mancato rispetto di tale divieto tra l'altro, molti sindaci sono stati costretti a chiudere piazze notoriamente conosciute per la movida.

A Sassari arriva l'ordinanza numero 40: vietati gli giochi di gruppo e la fornitura di riviste o giornali

Stando a quanto riporta il sito “lanuovasardegna.it" il Sindaco della città di Sassari Nanni Campus, ha emesso l'ordinanza numero 40 al fine di contenere l'epidemia da coronavirus, che prevede in particolare tra le altre cose il divieto di avviare pratiche ludico-sportive che possano in qualche modo originare un assembramento di persone. E' inoltre vietata per i bar, i parrucchieri, i barbieri, i centri estetici e per le attività di tatuatori la fornitura di giornali o riviste, visti come potenziali mezzi di contagio in quanto verrebbero altrimenti toccati da più persone.

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