Coronavirus, a Termoli scuole chiuse fino al 10 febbraio: ecco l'ordinanza del Sindaco

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Coronavirus, a Termoli le scuole resteranno ancora chiuse: ecco quando riapriranno e l'ordinanza del Sindaco

Nonostante la maggior parte delle regioni italiane sia passata in zona gialla, le scuole non hanno ancora riaperto in ogni territorio. I focolai da coronavirus, infatti, continuano a diffondersi lungo lo Stivale e diversi Sindaci hanno deciso di proseguire con la linea della chiusura precauzionale piuttosto che far tornare gli studenti in classe per poi, probabilmente, chiudere nuovamente per l'aumento dei contagi. É il caso di Termoli, in Molise, dove il Sindaco Francesco Roberti ha varato l'ordinanza che prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 10 febbraio. Si proseguirà dunque con la didattica a distanza che finora ha letteralmente “salvato" la scuola italiana. IL VIROLOGO CRISANTI AVVERTE: “INDOSSEREMO LE MASCHERINE ANCORA A LUNGO"

Scuole superiori chiuse anche a Sorrento: tutti i dettagli

Nuova ordinanza del Sindaco di Sorrento Massimo Coppola con la quale si proroga, per l'intero mese di febbraio, la sospensione dell'attività didattica in presenza per tutti gli istituti superiori del comune situato in provincia di Napoli, come riporta orizzontescuola.it. Situazione ancora critica per quanto concerne i contagi nella zona, quindi il sindaco ha prorogato la precedente ordinanza, estendendo la chiusura delle scuole superiori fino al 28 febbraio. ECCO COME DISTINGUERE LA DIFFERENZA TRA COVID E INFLUENZA

Scuole chiuse anche a Castellammare di Stabia

A Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, le scuole resteranno chiuse (sia medie che superiori) fino al 13 febbraio su ordinanza del Sindaco locale Gaetano Cimmino. A riportarlo è OrizzonteScuola.it. “La nostra città – recita la nota firmata dal Sindaco Cimmino – possiede un’elevata concentrazione di istituti scolastici sul territorio comunale e una notevolissima platea scolastica, composta da migliaia di studenti provenienti anche dai Comuni limitrofi. La ripresa delle attività didattiche in presenza implica inevitabilmente la movimentazione di un importante flusso di studenti agli orari di ingresso e di uscita in prossimità sia degli istituti scolastici sia degli snodi critici del sistema di trasporto pubblico locale. E in assenza di risposte chiare da parte degli enti competenti circa l’attuale numero dei cittadini positivi e l’indice Rt del contagio, non posso permettere che i cittadini, e soprattutto la platea scolastica, siano esposti a rischi per la salute". QUASI TUTTA ITALIA IN ZONA GIALLA: ECCO COSA CAMBIA E DA QUANDO

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