Coronavirus, addio al Green Pass? Ecco dove potrebbe essere tolto prima. Tutti i dettagli

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Andrea Costa, Vice Ministro della Salute, annuncia possibili allentamenti sul Green Pass ecco cosa succederà in Italia nelle prossime settimane

Il Green Pass è lo strumento scelto dal Governo italiano per regolare i comportamenti dei cittadini, ma anche dei turisti, nell'era della pandemia da coronavirus: la “certificazione verde" è ormai indispensabile per lavorare in tutti i settori pubblici e per partecipare alla maggior parte delle attività di tempo libero al chiuso e in situazioni di assembramenti. Ma cosa succederà ora che lo scenario inizia a migliorare e che il numero di vaccinati/guariti dal Covid è sempre più alto? Il Green Pass potrebbe sparire molto presto. A confermarlo è stato Andrea Costa, Vice Ministro della Salute, che ne ha parlato in un'intervista per IlSole24Ore.

Lo scenario di Costa sul Green Pass

“Il Green Pass – ha detto Costa – è stato molto utile per incentivare la vaccinazione. Se consideriamo che nel nostro Paese circa 48 milioni di cittadini sono vaccinati e 35 milioni hanno ricevuto la dose booster significa che abbiamo circa 13 milioni di dosi da somministrare. Dunque è facile pensare che per metà marzo avremo completato la dose booster a 48 milioni di concittadini. Da lì sicuramente inizierà una nuova fase e, così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni, con la solita gradualità inizieremo un allentamento delle misure“. Cosa significa nello specifico? CAMBIANO LE REGOLE SULLA QUARANTENA: ECCO COSA STA SUCCEDENDO

Le novità sul Green Pass

Lo scenario più probabile è quello che vede l'addio dell'obbligo di Green Pass base, a partire dal 31 marzo, per entrare nei negozi o in banca e negli uffici postali. Tutto il resto avverrà progressivamente, e tenendo sempre d'occhio la situazione contagi, perché il GP resterà in vigore ancora per diverso tempo per viaggiare o accedere ai locali, negli stadi e nei luoghi di maggior aggregazione.

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