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Coronavirus, alcune misure scadono il 15 febbraio: cosa accade con il cambio di Governo? Ecco i possibili scenari

Alcune misure contenute nel Dpcm in vigore sono in scadenza il 15 febbraio: cosa accadrà con il cambio di Governo? Ecco i possibili scenari

Coronavirus, alcune misure scadono il 15 febbraio: cosa accade con il cambio di Governo? Ecco i possibili scenari
Coronavirus, alcune misure scadono il 15 febbraio: cosa accade con il cambio di Governo? Ecco i possibili scenari. Fonte foto: wikipedia.org

Coronavirus, continua la battaglia contro il Covid-19

In questa fase in Italia, mentre il continuano i lavori per la formazione di un nuovo Governo, va parallelamente avanti la battaglia contro il Covid-19. Nelle ultime settimane la curva dei contagi ha vissuto una lenta decrescita e questo ha portato alla colorazione “gialla” di buona parte dell’Italia, mentre restano in zona arancione solo Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano. Il miglioramento della curva epidemiologica ha determinato una minore pressione sul sistema sanitario nazionale, ma questo non deve assolutamente far abbassare la soglia di attenzione: in questa fase, infatti, risulta determinante continuare a rispettare le norme anti-contagio quali ad esempio il rispetto del distanziamento sociale, l’obbligo di indossare le mascherine o il divieto di assembramento. Solo così si potrà scongiurare la tanto temuta terza ondata che avrebbe delle conseguenze fortemente negative sia sul piano sanitario che su quello economico. . COVID-19, NUOVO DPCM E SPOSTAMENTI E ORDINANZE: COSA CAMBIA CON IL NUOVO GOVERNO

Coronavirus, alcune misure scadono il 15 febbraio: cosa accade con il cambio di Governo? Ecco i possibili scenari

Molte delle misure contenute nell’ultimo Dpcm firmato da Giuseppe Conte scadono il prossimo 5 marzo, ma non il divieto di spostamento tra regioni e quello di apertura delle piste da sci che, invece, scadono il prossimo 15 febbraio. Secondo quanto riportato da “Repubblica.it”, se per quanto riguarda la riapertura degli impianti sciistici sarà quasi certamente il Governo uscente Conte a decidere sulla base del parere del Comitato tecnico scientifico, per ciò che riguarda gli spostamenti tra regioni la decisione al momento appare decisamente più complessa. Allo stato attuale al Cts non è arrivata ancora nessuna richiesta di parere da parte del Governo. In tal caso, inoltre, trattandosi di una limitazione delle libertà personali, la decisione dovrebbe arrivare attraverso un provvedimento del Premier (al momento ancora Conte), su richiesta del Ministro della Salute e, probabilmente, attraverso un passaggio nel Consiglio dei Ministri. Dunque, come è semplice notare, si tratterebbe di un iter piuttosto complicato, la cui fattibilità e opportunità politica sarebbe tutta da valutare nel mezzo di una crisi di Governo. CORONAVIRUS, NUOVA ORDINANZA FIRMATA DA SPERANZA CHE INTRODUCE QUESTO DIVIETO

Coronavirus, divieto di spostamento tra regioni: cosa può accadere con il nuovo Governo

Dunque, non è ancora chiaro quale potrebbe essere il destino della misura relativa agli spostamenti tra regioni. Secondo quanto riportato da “Repubblica.it”, se nel nuovo Governo dovessero essere confermati i Ministri Roberto Speranza alla Salute e Francesco Boccia agli Affari Regionali, allora probabilmente si arriverebbe ad un provvedimento che prorogherebbe il divieto fino al 5 marzo. Se, invece, tale provvedimento non dovesse arrivare, allora a partire dal 15 febbraio si potrebbe circolare liberamente tra le Regioni senza dover far ricorso all’autocertificazione. A quel punto, poi, alla scadenza del Dpcm (fissata per il 5 marzo), sarebbe il probabile nuovo Premier Draghi a decidere come muoversi e se proseguire con lo strumento dei Dpcm Nella pagina successiva potrete leggere di un’importante decisione assunta dal Comitato tecnico scientifico. CORONAVIRUS, ILARIA CAPUA AVVERTE: “LA PANDEMIA DURERÀ ANCORA A LUNGO…”

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Nella giornata di oggi il Comitato Tecnico scientifico era chiamato ad esprimersi sulla possibile riapertura degli impianti sciistici dal 15 febbraio e, in tal senso – come riportato da “Adnkronos.com” – è arrivato parere favorevole, ma solo in zona gialla. Allo stato attuale, dunque, gli esperti del Cts hanno escluso la possibilità di aprire gli impianti nelle regioni in zona arancione. Nella pagina successiva potrete leggere l’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile.

Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 4 febbraio 2021

Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di oggi, giovedì 4 febbraio 2021, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 430.277. Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 90.241 (+422 rispetto a ieri), mentre i guariti/dimessi 2.076.928 (+17.680). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano essere 2.151 (+6). In generale, il totale dei casi è di 2.597.446 (+13.659 rispetto a ieri).

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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