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Coronavirus, almeno un familiare accanto ai ricoverati in ospedale: ecco chi può avvalersi. La mozione approvata dal Comitato Bioetica

Il Comitato per la Bioetica Nazionale ha approvato la mozione che permette a un familiare (o una persona di fiducia) di stare accanto ai ricoverati in ospedale per coronavirus

Coronavirus, almeno un familiare accanto ai ricoverati in ospedale: ecco chi può avvalersi. La mozione approvata dal Comitato Bioetica
Foto PixaBay

Coronavirus, almeno un familiare accanto ai ricoverati in ospedale: ecco chi può avvalersi. La mozione approvata dal Comitato Bioetica

Il coronavirus sta continuando ad affliggere l’Italia e l’avvento delle nuove varianti inglese e brasiliana sta destando preoccupazione in tutto il Paese: il rischio, infatti, è che le due mutazioni del COVID-19 inducano il nuovo Governo ad imporre nuove restrizioni per i cittadini, al fine di scongiurare una nuova crisi sanitaria. Ma in tutto questo marasma c’è un altro aspetto, spesso trascurato, da considerare: la salute mentale di chi, una volta trovato positivo al coronavirus, viene ricoverato in ospedale ed è costretto a rimanere in isolamento per giorni mentre viene curato dal “nemico invisibile”. Come fare per rendere meno sole queste persone? Ci ha pensato il Comitato Nazionale per la Bioetica che, come riportato da Quotidiano Sanita.it, ha approvato una mozione speciale che riguarda i soggetti terminali o più a rischio. PERUGIA PUÓ DIVENTARE LA NUOVA BERGAMO: ECCO PERCHÉ E LO SCENARIO

L’idea del Comitato Bioetico

La mozione approvata dal Comitato Bioetica acconsente alla presenza di un familiare, o almeno di una persona di fiducia, al fianco di soggetti positivi al COVID-19 nelle situazioni più gravi, nelle fasi terminali o in condizioni di particolari fragilità. Il tutto, ovviamente, nel massimo rispetto del distanziamento e dell’obbligo di mascherina per tutto il tempo in cui ci si trova in presenza del familiare o del carissimo amico malato di coronavirus. “Gli orientamenti culturali presenti nella nostra società – recita la nota – sul significato del ‘diritto alla cura’ e della ‘dignità del morire’ possono essere anche radicalmente differenti ma il morire in solitudine, quando non sia conseguenza di un’esplicita richiesta, è considerato sinonimo di sofferenza per chi muore ma anche per chi resta, a maggior ragione se impossibilitato ad accompagnare fino alla fine i propri cari”. SCUOLE NUOVAMENTE CHIUSE PER L’ARRIVO DELLE VARIANTI? ECCO LA VERITÁ

Il bollettino di lunedì 15 febbraio 2021

Nelle ultime 24 ore (lunedì 15 febbraio 2021) sono stati 7.351 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 11.068. I tamponi effettuati sono 179.278, contro i 205.642 del giorno prima. Nel conteggio, da qualche settimana, rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 4,1% (ieri 5,3%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi che si sommano a quelli molecolari. Sono 258 i morti e quattro le persone in più ricoverate in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute. IMPIANTI SCIISTICI ANCORA CHIUSI: LA DATA DELLA NUOVA RIAPERTURA

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ipotesi nuovo lockdown nazionale? Ecco la posizione del Governo Draghi

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, l’esecutivo Draghi starebbe progettando un cambio di passo nel rapporto con il Comitato tecnico-scientifico: già nel corso della giornata di oggi, infatti, si terrà una riunione riservata tra il Governo e gli scienziati finalizzata ad introdurre due importanti novità: in primis quella di affidare ad un solo membro del Comitato le dichiarazioni da fare all’esterno e poi fare in modo che tali comunicazioni vengano fatte prima ai Ministri competenti e solo dopo all’opinione pubblica. Draghi, inoltre, è intenzionato a lavorare sull’ampliamento della campagna vaccinale, includendo anche i medici di famiglia. Per quanto riguarda, invece, l’ipotesi di un lockdown generale, Draghi guarderà con attenzione all’esempio tedesco: in Germania, infatti, dopo alcune settimane di lockdown la situazione epidemiologica sta decisamente migliorando. Il Premier, inoltre, sembra intenzionato a usare i poteri del Governo nei confronti delle Regioni e degli altri Enti locali: in altre parole, potrebbe usufruire di quell’articolo 120 nel quale si afferma che “Il Governo può sostituirsi a organi delle regioni… nel caso di… pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica, nel rispetto del principio di sussidiarietà e del principio di leale collaborazione”. Dunque – come si legge su Repubblica” – Draghi non si lancerà in riaperture avventate, ma cercherà di tutelare le lezioni scolastiche. Accanto ad una politica di contenimento, però, pretenderà uno scatto importante sul fronte dei vaccini.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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