Coronavirus, alteravano dati su positivi e negativi: boom di arresti in Sicilia, ecco cosa è successo

I Carabinieri di Palermo e Trapani hanno svelato un orribile meccanismo per falsificare i dati sul coronavirus: ecco cosa è successo e chi è stato arrestato

Foto PixaBay.com
1 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

Coronavirus, alteravano dati su positivi e negativi: boom di arresti in Sicilia, ecco cosa è successo

Incredibile quanto scoperto nelle ultime ore in Sicilia: i Carabinieri del Nas di Palermo e del Comando Provinciale di Trapani, dopo accurate indagini, hanno rilevato importanti alterazioni sui dati di positivi e negativi al coronavirus nel capoluogo siculo. In sostanza, le forze dell'ordine accusano alcuni esponenti regionali di aver falsificato i rapporti consegnati all'Istituto Superiore di Sanità, comunicando un numero di positivi al Covid-19 inferiore a quello reale. Lo scopo? Sperare di veder ridotte le misure restrittive. Arrestati (o ai domiciliari) già alcuni dirigenti e funzionari, come riportato da Today.it, con l'accusa di falso materiale e ideologico in concorso. Indagati anche l'assessore alla Salute Ruggero Razza, il vicecapo di gabinetto dell’assessore Razza e il direttore del Servizio 4 del Dasoe. PALERMO, INSEGNANTE MORTA PER TROMBOSI: CORRELAZIONE CON ASTRAZENECA?

Da dove è partita l'indagine

Ad insospettire i Carabinieri di Palermo, non molto tempo fa, è stata la scoperta di un laboratorio speciale ad Alcamo, in provincia di Trapani, che avrebbe rilasciato centinaia di tamponi “errati": negativi invece che positivi. Indagini e intercettazioni hanno permesso di ricostruire la catena di contatti e ottenere le prove necessarie per effettuare gli arresti. Sembrerebbe essere estraneo ai fatti, invece, il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci: il gip di Trapani Caterina Brignone ha spiegato che si tratta di “un disegno politico scellerato“. ECCO QUANDO POTREBBE ESSERE ABOLITO IL COPRIFUOCO

Il bollettino coronavirus di lunedì 29 marzo 2021

Sono 12.916 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 19.611), a fronte di 156.692 tamponi giornalieri effettuati (ieri 272.630). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è all'8,2% (ieri 7,19%). Sono 417 le vittime registrate in 24 ore. Le terapie intensive salgono a 3.721 (+42), con 192 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 29 marzo sulla situazione coronavirus in Italia. ECCO COSA SI POTRÁ FARE A PASQUA E PASQUETTA

CONTINUA A LEGGERE


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 2
2 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

Le regioni in zona rossa

Le regioni Toscana, Calabria e Valle d'Aosta dal 29/3 si trovano nella fascia di rischio più alta e si aggiungono al folto gruppo già composto da Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Campania, Marche, Provincia Autonoma di Trento e Puglia (quest'ultima in zona rossa rafforzata). In zona arancione si trovano invece Liguria, Lazio (dal 30 marzo), Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sicilia, Sardegna e Provincia Autonoma di Bolzano (anche qui in vigore misure più rigide). Non esistono, come detto, né zone gialle né tantomeno bianche.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 2



Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.