Coronavirus, almeno altre quattro regioni in zona gialla: ecco quali e da quando

Toscana, Valle d'Aosta, Emilia-Romagna e Abruzzo tornano in zona gialla: ecco da quando e cosa succederà a queste regioni

Una veduta di bar e caffè di Trieste, dove, come nel resto del Friuli Venezia Giulia da oggi in zona gialla, sono in vigore le nuove norme del Super Green Pass e i relativi controlli, Trieste, 29 novembre 2021. ANSA/BENEDETTA MORO
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Quattro regioni passano dalla zona bianca a quella gialla a causa del nuovo aumento di contagi da coronavirus: tutti i dettagli

Non si arresta la corsa del coronavirus in Italia (e nel mondo): la variante Omicron, ormai la forma dominante del virus, sta provocando una nuova impennata di contagi e la zona bianca è tornata ad essere un miraggio anche per le regioni del nostro Paese. Nelle prossime ore infatti, come riportato da SkyTg24, altri quattro territori torneranno in zona gialla in seguito all'aumento dei positivi. A stabilirlo è stata la cabina di regia tra Governo e Istituto Superiore di Sanità in base agli ultimi dati regionali sulla diffusione del Covid-19. ECCO LE REGIONI CHE RISCHIANO LA ZONA ROSSA

Le nuove regioni in zona gialla

Le regioni che stanno per passare dalla zona bianca a quella gialla, dato il superamento della soglia legato ai posti letto in terapia intensiva e in area medica generale, sono Abruzzo, Toscana, Valle d'Aosta ed Emilia-Romagna: esse entreranno nella nuova fascia di rischio da lunedì 10 gennaio, in cui già figurano Lombardia, Lazio, Piemonte, Sicilia, Liguria, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria e le Province autonome di Bolzano e Trento. A livello di regole e restrizioni per i cittadini però non c'è alcuna differenza rispetto alla zona bianca, in quanto l'unico cambiamento sarebbe l'obbligo di mascherina all'aperto… provvedimento che però è stato reso obbligatorio in tutto il Paese a prescindere dalla zona di appartenenza.

Il bollettino di venerdì 7 gennaio 2022

Nelle ultime 24 ore sono stati 108.304 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano 219.441. I tamponi effettuati sono 492.172, contro 1.138.310 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 22% (ieri era 19,3%). Sono 223 i morti (compreso qualche riconteggio). Sul fronte dei ricoveri – dato cruciale in questo momento per comprendere l'andamento della pandemia – sono 32 le persone in più in terapia intensiva, mentre nei reparti ordinari il numero di pazienti sale a 14.591 (+764). È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 7 gennaio.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.