Coronavirus, Andreoni (Società italiana malattie infettive): “Molti più giovani ricoverati, bisogna pensare ad un lockdown nazionale…”
Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit (Societa’ italiana malattie infettive), ad Agorà su Rai 3 ha spiegato che ‘Noi stiamo vedendo un altro fenomeno che ci preoccupa. Sono colpiti di più i giovani, si ricoverano molto di più i giovani e hanno anche manifestazioni gravi. Questo deve essere monitorato“. Andeoni spiega che i giovani normalmente non arrivavano in ospedale, ora cominciano ad arrivare e questo è un campanello d’allarme, come riporta Fanpage.it. Leggi anche: Coronavirus, a partire da domani scatta la chiusura: istituita zona rossa ad Altavilla Milicia. Firmata l’ordinanza valida fino al 26 marzo
Varianti più aggressive
Il fatto che le varianti siano non solo più trasmissibili, ma anche più aggressive è evidentemente un elemento di grande preoccupazione perché modifica molto lo scenario epidemiologico e la capacità degli ospedali di rispondere a un eventuale incremento dei numeri, ha proseguito Andreoni. “La nostra grande vera speranza è poter fare una vaccinazione di massa. Leggi anche: Coronavirus, da domani scatta la chiusura dei negozi dalle 19:00 a Bari: firmata l’ordinanza. Ecco tutte le restrizioni
Le zone rosse, arancioni e gialle d’Italia
Le regioni in zona rossa, dall’8 marzo, sono Molise, Basilicata e Campania. In zona arancione figurano invece Emilia-Romagna, Lombardia (scuro), metà del Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Toscana, Marche, Umbria e Province Autonome di Trento e Bolzano. Sono in zona gialla Lazio, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta, Liguria e Calabria. Unica zona bianca la Sardegna. Nella pagina successiva trovate l’opinione di Andreoni su un lockdown nazionale. Leggi anche Coronavirus, a partire da domani scatta la nuova chiusura: zona rossa rafforzata a Giugliano. Firmata l’ordinanza, ecco i dettagli
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Lockdown nazionale
Andreoni ha proseguito dicendo che in questo momento bisogna pensare a un lockdown nazionale per raffreddare, in maniera seria, per alcune settimane la circolazione del virus e per cominciare a fare una campagna vaccinale in una situazione diversa da quella attuale“.
Coronavirus, la situazione in Italia
Nella giornata di ieri, in Italia, sono stati registrati 22.409 nuovi casi di Coronavirus su 361.040 tamponi effettuati, per un tasso di positività del 6,2%. 332 i decessi. Aumentano di 71 unità i pazienti in terapia intensiva, ora 2.827; crescono di 489 unità i pazienti ricoverati in reparti ordinari, in totale 22.882.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.