Coronavirus, in Italia sono stati superati i 100.000 morti
Ad inizio settimana in Italia si è raggiunta una quota simbolica molto significativa: nel nostro Paese, infatti, dall’inizio della pandemia, si sono registrate oltre 100.000 morti. Un dato davvero impressionante, destinato purtroppo a salire nelle prossime settimane. In questo momento, infatti, in Italia si sta registrando un nuovo incremento nel numero di contagi dovuto alla circolazione sostenuta delle varianti, in particolar modo di quella inglese, sicuramente più contagiose rispetto al ceppo originale. In un scenario di questo tipo, dunque, occorre mantenere molto alta la soglia di attenzione, con l’obiettivo di contenere la terza ondata dei contagi, procedendo con la campagna di vaccinazione. COVID-19, IL NOTO VIROLOGO AVVERTE: “INDOSSEREMO LE MASCHERINE FINO ALL’ESTATE”
Coronavirus, dal 15 marzo queste regioni rischiano di passare in zona rossa: ecco tutti i dettagli
Nei prossimi giorni arriveranno le nuove ordinanze del Ministro della Salute Roberto Speranza che le firmerà dopo il consueto monitoraggio del venerdì realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Allo stato attuale in zona rossa vi sono Campania, Molise e Basilicata, ma presto anche altre regioni potrebbero aggiungersi nella fascia di colorazione a massimo rischio. Come si legge su “Notizie.it”, tra queste rischia di esserci il Piemonte, con l’Assessore alla Sanità della Giunta Cirio, Luigi Icardi, che ha definito molto probabile il passaggio in zona rossa. Il Friuli Venezia-Giulia è appena passato dal giallo all’arancione, ma anche il Governatore Massimiliano Fedriga ha ammesso di non sentirsi tranquillo in relazione ai dati che stanno arrivando. Lo stesso discorso vale anche per la Lombardia, dove il Governatore Attilio Fontana ha ammesso che per via delle varianti la sua Regione si trova ad affrontare la terza ondata ed i numeri che si registrano in questi giorni non sembrano migliorare: per questo motivo, dunque, è possibile un passaggio in zona rossa. CORONAVIRUS, IMPORTANTI DICHIARAZIONI DEL PREMIER MARIO DRAGHI
Coronavirus, le altre regioni a rischio zona rossa
Per quanto riguarda le altre regioni che rischiano di passare in zona rossa, va citata anche l’Emilia-Romagna: come riportato da “Notizie.it”, infatti, la Regione Governata da Stefano Bonaccini è già quasi tutta in zona rossa. Alle province di Bologna e Modena, infatti, si sono aggiunte anche quelle di Forlì-Cesena e Rimini. Reggio Emilia allo stato attuale resta in zona arancione scuro, mentre il Ferrarese rischia concretamente di passare in zona rossa. Anche nelle Marche quasi tutte le provincie si trovano già nella zona di massimo rischio ed il Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha annunciato di essere in attesa di conoscere le nuove misure attuate dal Governo. In Abruzzo, invece, i contagi stanno calando, ma stanno aumentando i ricoveri e, dunque, anche in questo caso è molto alto il rischio di passare in zona rossa (33 comuni si trovano già in zona rossa). Nella pagina successiva potrete leggere le ultime novità relative al nuovo decreto che il Governo si prepara ad approvare. CORONAVIRUS, LOPALCO: “SERVE UN LOCKDOWN DI ALMENO 2 SETTIMANE”
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Coronavirus, arriva il nuovo decreto: Pasqua in lockdown e nuovi parametri per le zone rosse? Ecco tutti le novità
Dopo aver accolto le indicazioni del Comitato tecnico scientifico e dopo aver riunito al cabina di regia nel corso della giornata di ieri, quest’oggi il Governo si prepara a confrontarsi con le Regioni prima di approvare il nuovo decreto legge che andrà a sostituire il Dpcm in vigore dallo scorso 6 marzo 2021. In tal senso – secondo quanto riportato da “Notizie.it” – nel nuovo decreto sembra ormai certa l’introduzione di nuovi parametri per il passaggio in zona rossa: quest’ultimo, dunque, avverrà in presenza di un’incidenza settimanale superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti. Per quanto riguarda i weekend, invece, sembra tramontata l’ipotesi di istituire una zona rossa generalizzata in tutta Italia, ma si starebbe pensando ad una zona arancione con la chiusura di bar e ristoranti ed il divieto di uscire dal proprio comune. Inoltre, nelle prossime ore si discuterà sulle misure restrittive previste per le festività di Pasqua: l’idea al momento sarebbe quella di mettere in campo dei divieti mirati alla settimana pasquale, in particolare da sabato 3 aprile a lunedì 5 aprile. In altre parole, dunque, si potrebbe ricalcare lo stesso modello messo in campo a Natale, con il divieto assoluto di spostamenti non essenziali, evitando pranzi e incontri con più persone non conviventi. Nella pagina successiva potrete leggere l’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile.
Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 10 marzo 2021
Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di ieri, mercoledì 10 marzo 2021, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 487.074. Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 100.811 (+332 rispetto a martedì), mentre i guariti/dimessi 2.535.483 (+13.752). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano essere 2.827 (+71). In generale, il totale dei casi è di 3.123.368 (+22.409 rispetto a martedì).
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.