Coronavirus, arriva il reddito di emergenza: ecco di cosa si tratta e chi può richiederlo
di Marco Reda
Ecco come accedere al Reddito di Emergenza stabilito dal Governo per far fronte alle conseguenze del coronavirus
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Coronavirus, arriva il reddito di emergenza: ecco di cosa si tratta e chi può richiederlo
Il coronavirus continua a tediare l'Italia (e il resto del mondo), il Governo ha quindi deciso di intervenire in favore dei più bisognosi. Come annunciato ieri in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, lo Stato italiano ha sbloccato un fondo economico del valore di 6 miliardi di euro in favore della popolazione. O meglio, di quei cittadini in difficoltà che non hanno soldi per fare la spesa o comprare beni di prima necessità. A quanto ammonta il bonus chiamato Reddito di Emergenza (REM)? Chi può usufruirne e come?
Tutti i dettagli sul Reddito di Emergenza
Il Reddito di Emergenza consiste in 600 euro al mese a persona (per l'intero periodo della crisi) per acquistare beni alimentari e di prima necessità: l'obiettivo del Governo è quello di rendere questa cifra disponibile fin da subito, in modo da andare incontro agli italiani in difficoltà. Ecco le categorie che potranno chiedere, nei prossimi giorni, l'erogazione del Reddito di Emergenza:
commercianti;
agricoli;
Partite IVA;
Co.Co.Co.
collaboratori dello spettacolo;
stagionali (compresi bagnini, camerieri, animatori turistici e addetti alle pulizie);
liberi professionisti;
badanti e colf;
precari;
lavoratori “grigi”;
irregolari;
intermittenti;
Fast Jobs (contratti per pochi giorni, settimane o mesi);
chi ha finito di percepire la NASpI;
Come richiedere il Reddito di Emergenza
Il Reddito di Emergenza sarà disponibile non appena sarà approvato e firmato il “Decreto Cura Italia" del mese di aprile, dunque tra pochi giorni. Giuseppe Conte, infatti, è stato chiaro: si tratta di un aiuto economico che deve essere reso disponibile immediatamente per i più bisognosi.
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L'intervento di Conte
“Abbiamo varato un nuovo decreto – ha annunciato Conte – che prevede la messa a disposizione di 4 miliardi e 400 milioni di euro per tutti i sindaci degli ottomila comuni italiani: questi soldi fungeranno da buoni spesa per l'intera popolazione, che inizia ad avere difficoltà nell'approvvigionamento di beni alimentari e di prima necessità. I buoni saranno validi anche per la distribuzione diretta di questi prodotti. Questi soldi dovranno essere disponibili entro il 13 aprile. Faccio un appello alla grande distribuzione alimentare: uno sconto del 5 o anche 10% sui prodotti per chi acquista con questi buoni". Nelle prossime ore si scoprirà da quando sarà disponibile questo fondo economico eccezionale e come ottenerlo.
Prorogato il blocco delle scuole. Quando si torna al lavoro?
“Quando riprenderanno le attività produttive? Se ne parlerà dall'inizio della prossima settimana – ha svelato Conte – al momento non lo sappiamo, possiamo però anticipare che le scuole rimarranno chiuse anche oltre il 3 aprile". “Oggi abbiamo raggiunto le 10mila vittime per il coronavirus – ha aggiunto Conte – il Governo è molto vicino a tutti gli italiani coinvolti in questa vicenda. C'è un altro dato che però ci incoraggia: oggi si è registrato anche il record dei guariti da COVID-19″.
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Coronavirus, si va verso una proroga di altre due settimane di chiusure e divieti
Il governo dovrebbe prorogare i divieti e la chiusura totale di altre due settimane. Il decreto precedente era valido fino al 3 aprile ma probabilmente verrà prorogato, visto che il Coronavirus si diffonde ancora ad un ritmo troppo alto. A riportarlo è il Il Corriere della Sera.
Fine dell'emergenza ancora lontana?
La fine dell'emergenza coronavirus probabilmente è ancora lontana, anche se non è possibile fare previsioni precise. Potrebbe esserci qualche deroga per alcune aziende per mantenere la produttività. Il governo va verso la proroga delle misure restrittive. La linea del governo è anche condivisa con Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, che sono i presidenti rispettivamente dell'Istituto superiore di sanità e del Consiglio superiore di sanità: “L’epidemia ha rallentato il suo cammino, ma non è opportuno interrompere le misure di contenimento“, come riportato da liberoquotidiano.it.
Misure prorogate fino al contagio uno?
Probabilmente le misure emergenziale saranno prorogate fino al cosiddetto “contagio uno". Il contagio uno sia ha quando il valore dell'indice di contagiosità R0 sarà inferiore a 1. Questo significa che per ogni individuo infetto ci sarà meno di un nuovo contagiato. Solamente in quel caso si potrà dire che l'emergenza coronavirus è terminata, come riportato da liberoquotidiano.it. Brusaferro spiega: “Non abbiamo ancora scollinato, ci stiamo però avvicinando alla cima“.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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