Il Regno Unito ha approvato il vaccino bivalente contro tutte le varianti
È da tempo che si parla di un vaccino aggiornato contro tutte le varianti del Covid-19 e ora, finalmente, ci siamo: il Regno Unito, infatti, è il primo Paese che ha approvato il vaccino bivalente di Moderna che contiene, oltre al vaccino tradizionale costruito per combattere il virus originale di Wuhan, anche un aggiornamento su Omicron 1. Il vaccino, secondo i dati ottenuti su 437 soggetti, è sicuro e conferisce una buona protezione anche contro altre varianti e in particolare Omicron 4 e 5.
A chi sarà somministrato il nuovo vaccino
Le categorie di persone individuate per la somministrazione del nuovo vaccino, ad ora, sono operatori sanitari e persone oltre 50 anni con fragilità. Non è escluso, come riporta Lastampa.it, che la platea possa essere ampliata anche ad altre categorie di soggetti. Oltre al vaccino Moderna, in tempi brevi sarà disponibile anche il vaccino Pfizer. Le domande, comunque, restano tante: quanto saranno efficaci questi nuovi vaccini? Quanto dura la protezione?
L’efficacia dei vaccini dopo le prime tre dosi
Domande a cui, per ora, si può rispondere solo parzialmente. In merito sono stati effettuati diversi studi, ovviamente per ora solo sul vaccino non aggiornato. Le ricerche si sono concentrate sul periodo di prevalenza di Omicron: si è notato che un mese dopo il completamento della vaccinazione primaria (due dosi) l’efficacia del vaccino contro la forma grave di Covid-19 risultata inferiore per Omicron rispetto alle varianti precedenti, mentre l’ulteriore diminuzione dell’efficacia tra 1 e 6 mesi dopo la vaccinazione è stata trascurabile. Dopo la vaccinazione di richiamo, l’efficacia del vaccino contro Omicron è stata generalmente superiore, mentre la diminuzione dell’efficacia del vaccino dopo il richiamo è stata modesta per la malattia grave (più accentuata nei confronti della malattia sintomatica).
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La quarta dose funziona?
In queste settimane è in corso la campagna per la somministrazione della quarta dose e in merito è in corso un dibattito sul possibile allargamento della platea. Stando agli studi, la 4^ dose di vaccino a mRNA somministrato nel periodo di circolazione di Omicron si è associata a un ridotto rischio di morte per tutte le cause nei residenti delle strutture di assistenza e nelle persone più anziante durante i primi due mesi, passati i quali la protezione si è lievemente ridotta.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.