Coronavirus, attenzione a questi rari sintomi di Omicron 2: ecco tutti i dettagli

Covid-19, la variante Omicron 2 sempre più diffusa. Come riconoscerla? Attenzione a questi rari sintomi

Covid-19, attenzione a questi sintomi insoliti: ecco tutti i dettagli - Foto Pixabay
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Coronavirus, Omicron 2 più contagiosa ma meno grave

Negli ultimi giorni si sta parlando molto della variante Omicron 2 (nei giorni scorsi individuata anche in Italia), molto simile a Omicron: quest'ultima variante è ormai predominante, con il 95% dei casi. Meno diffusa, per ora, è la variante Omicron 2, che appare più contagiosa ma in grado di provocare una malattia meno grave. Questa variante, come riporta Corriere.it, appartiene allo stesso ceppo di Omicron, ma si distingue per alcune mutazioni sulla proteina Spike con cui il virus aggancia le cellule.

Omicron 2 simile ad Omicron 1

Le caratteristiche e i sintomi di Omicron 2, secondo l'Istituto superiore di Sanità, non sono tanto diversi da quelli di Omicron: nella gran parte dei casi questa mutazione dà vita a una rino-faringo-tracheite. Per poter riconoscere il Coronavirus, e in particolare la variante Omicron, ancor prima di sottoporsi al tampone, è possibile tenere conto di alcuni sintomi. Secondo gli esperti, sono 8 i sintomi che fanno da campanello d'allarme, che si manifestano rapidamente e abbastanza presto (a partire da circa 2 giorni dopo il contagio per una durata di 5 giorni).

I sintomi da tenere d'occhio

I sintomi a cui prestare attenzione e che potrebbero indicare il contagio da Coronavirus e in particolare da variante Omicron sono i seguenti: mal di gola, naso che gola, starnuti, mal di testa, senso di fatica, dolori muscolari, mal di schiena in particolare nella zona lombare e sudorazioni notturni. Ci sono poi sintomi più rari, ma comunque da non sottovalutare: si tratta di diarrea, confusione, perdita di appetito, eruzioni cutanee, irritazione oculare.


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Aumenta la diffusione del virus, calano le ospedalizzazioni

La variante Omicron 2 si è diffusa rapidamente soprattutto in Danimarca. Come dichiarato dall'infettivologo Matteo Bassetti, a fronte di un aumento del 50% della circolazione del virus si è assistito a una riduzione del 60% delle ospedalizzazioni: in base a questi dati, insomma, “Omicron 2 è una variante più contagiosa rispetto a Omicron 1 ma certamente meno patogena, soprattutto a livello polmonare".

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.