Coronavirus, Bassetti: "Il panico è un virus molto più dannoso di Omicron. Spero che Draghi..."
Covid-19, Matteo Bassetti: "Il panico è un virus più dannoso di Omicron e può portare a decisioni sbagliate: spero che Draghi mantenga la barra dritta"
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Bassetti: “Il virus del panico è più dannoso di Omicron"
C'è tanta preoccupazione per la variante Omicron del Coronavirus che si sta rapidamente diffondendo all'estero come in Italia: la situazione epidemiologica, infatti, è in graduale peggioramento anche nel nostro Paese. Secondo Matteo Bassetti, però, “in giro c'è un virus molto più dannoso di Omicron, quello del panico che ha assalito molti colleghi, giornalisti e i non addetti ai lavori", ha dichiarato ai microfoni di Adnkronos.
Bassetti: “Spero che Draghi mantenga la barra dritta"
Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all'ospedale Policlinico San Martino di Genova, ha spiegato che “il terrorismo e il catastrofismo sono un pericolo, come il panico, perché possono portare a prendere decisioni sbagliate. Spero che Draghi mantenga, giovedì, la barra dritta". Il 23 dicembre si riunirà infatti la cabina di regia a Palazzo Chigi. “I dati sulla letalità della variante Omicron che arrivano dal Sud Africa ci dicono che la percentuale di decessi sul totale dei casi è arrivata al 4% per scendere e per fermarsi allo 0,25%. Un dato molto vicino a quello dell'influenza".
Bassetti: “Omicron potrebbe dare una malattia meno severa rispetto a Delta"
Pur ammettendo che non abbiamo ancora certezze assolute, secondo Bassetti “questi dati ci dicono che Omicron potrebbe dare una malattia meno severa rispetto a Delta. Sono convinto che stiamo facendo degli errori. Il panico dell'ultima settimana su Omicron non serve a nulla ed è molto dannoso. Faccio una valutazione: probabilmente abbiamo raggiunto il picco dei casi in molte Regioni e assisteremo ad una fase di plateau e poi una discesa".
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Bassetti: “Al momento non c'è uno stato di emergenza per i nostri ospedali"
Massima attenzione, insomma, ma senza creare panico. Ricordando l'importanza del vaccino: “Molti dei ricoverati oggi in ospedale sono non vaccinati, ma la maggioranza di chi è ricoverato non è grave; sono positivi al tampone e c'è anche chi ha fatto due dosi o anche tre. Ma ripeto, non sono gravi e hanno sintomi lievi, quindi al momento non c'è uno stato di emergenza per i nostri ospedali".
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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