Coronavirus, Bassetti si dichiara contro il lockdown: “Smettiamola di bastonare gli italiani”
Dinnanzi ad un nuovo possibile lockdown totale motivato dal Prof. Ricciardi, l’infettivologo genovese Matteo Bassetti motiva le sue perplessità su tale decisione ai microfoni di Adnkronos, aggiungendo che dopo un anno di sacrifici (fatta eccezione per l’estate) non è possibile penalizzare ancora gli italiani. TUTTI I DIVIETI IN ITALIA A PARTIRE DAL 16 GENNAIO
La premessa del Prof Ricciardi
Nei giorni scorsi, si è tanto parlato della necessità di adottare nuove misure per contenere la curva dei contagi ed evitare i danni di una possibile terza ondata. Lo stesso Walter Ricciardi, Consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza, è intervenuto proponendo chiusure energiche e restrizioni più drastiche, aggiungendo “Non bisogna arrivare troppo tardi ai lockdown come hanno fatto Regno Unito, Germania e Austria. Bisogna invece avere il coraggio di farli al momento giusto“. Il periodo ideale, secondo Ricciardi sarebbe stato ottobre in modo da prevenire nuovi contagi, ricoveri e nuovi decessi legati ai veglioni e ai cenoni delle festività natalizie. L’ECO DEL PROFESSOR GALLI: “ECCO DOVE ABBIAMO SBAGLIATO IN ITALIA”
Le parole di Bassetti
Per il Direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale “San Martino” di Genova, Matteo Bassetti, le parole di Ricciardi rilasciate in un’intervista per il quotidiano nazionale Il Messaggero creano solo un allarmismo ingiustificato. Secondo l’infettivologo, numeri alla mano, la situazione in Italia non è così preoccupante da costringere il Governo a imporre un ulteriore lockdown totale che bastonerebbe ancora la popolazione, ormai stanca di questo continuo tira e molla, di aperture alternate a giorni di chiusura, di questo clima di incertezza. “Ci sono Regioni che sono in piena seconda ondata e la terza la vedremo. Ma ci sono altre Regioni che hanno ospedali non pieni e l’indice Rt intorno a 0.90 o 0.95 comunque sotto 1″ ha dichiarato Bassetti, aggiungendo “Quindi fare di tutta l’erba un fascio e dire che tutta Italia deve andare in lockdown è sbagliato. Siamo oltre 60 milioni di italiani e la misura unica non va bene“. IL MINISTRO SPERANZA: “SARÁ DURA ANCORA PER QUALCHE MESE”
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Cosa si dovrebbe fare secondo Bassetti
Sulla crisi economica che sta interessando il Paese, il componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria ha evidenziato come il sistema di gestione cromatica sia in effetti ben studiato e metodologicamente corretto. Tuttavia, le ultime applicazioni relative alle festività natalizie non sono state una mossa intelligente secondo Bassetti. Dare la possibilità agli italiani di spostarsi per acquistare gli ultimi regali, per far visita a parenti ed amici, nonché per i veglioni e i pranzi (seppur con delle limitazioni e il coprifuoco) è stata una scelta azzardata e sbagliata fin dall’inizio. Tali misure contenitive non hanno fatto contento nessuno, hanno creato solo tanta confusione evidenziando le criticità di un sistema poco coerente. La soluzione? Continuare con il sistema a fasce, evitando gli spostamenti da regione a regione. Il monitoraggio costante dei dati sarà l’unico modo per promuovere oppure far retrocedere le regioni da gialle ad arancioni o rosse con le relative restrizioni. In tal senso, quelle con un indice Rt inferiore a 1 e quindi con una situazione sanitaria non al collasso potranno avere una tregua e godere dei vantaggi della zona gialla.
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