Coronavirus, Bassetti sul Green Pass: "Ecco quando va tolto". Le parole del noto virologo
Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del San Martino di Genova, ha parlato del tema relativo al Green Pass. Ecco le sue parole
Guarda la versione integrale sul sito > Dopo settimane vissute osservando un netto incremento dei contagi e, di conseguenza, l'aumento del numero dei ricoveri in ospedale e nei reparti di terapia intensiva, nel corso delle ultime giornate stanno arrivando dei segnali positivi: la curva epidemiologica, infatti, pare essere aver raggiunto il plateau ed ora ci si attende che inizi a scendere in modo netto nel corso delle prossime settimane. Altri segnali positivi arrivano anche dai ricoveri che negli ultimi giorni sono tornati a calare. Nel frattempo, nelle prossime ore il Governo Draghi varerà il nuovo decreto con il quale saranno fissate alcune misure valide per il mese di febbraio. CORONAVIRUS, I 3 SINTOMI CHE DISTINGUONO LA VARIANTE OMICRON DAL RAFFREDDORE In questi giorni in Italia continua il dibattito intorno al Green Pass e molti si chiedono quando si dirà definitivamente addio alla certificazione verde. Su questo tema è intervenuto anche Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del San Martino di Genova, il quale – nel corso di un'intervista rilasciata a “Libero – ha espresso il suo parere sull'obbligatorietà del Green Pass: “Ad inizio primavera va messo un punto. Con il 95-96% di popolazione coperta dall'infezione grave, va tolto". Per Matteo Bassetti, dunque, è arrivato il momento di rivedere alcune regole e, a tal proposito – nel corso di un'intervista rilasciata a “Libero" – ha dichiarato: “La gente è stufa, non si può andare avanti così. Invito la politica a fare attenzione: un cittadino stufo, quando ha a che fare con una malattia infettiva, è il pericolo maggiore in cui puoi imbatterti perché non segue più alcuna regola". Il direttore della clinica di malattie infettive del San Martino di Genova, inoltre, ha sottolineato come agli italiani andrebbe eretto un monumento, visto che il 90% è vaccinato e la percentuale di coloro che stanno procedendo con la vaccinazione continua a crescere: “Hanno e abbiamo rispettato tutte le regole, ma nonostante questo resistono restrizioni insensate". Nella pagina successiva potrete leggere l'ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile. CONTINUA A LEGGERE Guarda la versione integrale sul sito > Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di ieri, domenica 30 gennaio 2022, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 2.643.817. Le persone decedute dall'inizio dell'epidemia sono 146.149 (+235 rispetto a sabato), mentre i guariti/dimessi 8.135.519 (+124.706). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano essere 1.593 (+5). In generale, il totale dei casi è di +10.925.485 (+104.065 rispetto a venerdì). Covid-19, la situazione epidemiologica sta migliorando in Italia
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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