Coronavirus, Bassetti tuona: “Deve esserci questo cambio da parte del Ministero…”
Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha commentato il dato sulla pressione negli ospedali siciliani. Secondo i dati Agenas, la pressione si conferma stabile al 20%, come riporta livesicilia.it. Secondo il virologo quindi la situazione degli ospedali non è di emergenza ma c’è pressione, soprattutto in alcune regioni che hanno vaccinato di meno, come per esempio la Sicilia. Parlando ad Agorà su Rai Tre l’infettivologo ha spiegato che circa il 35%-40% dei ricoveri riguardano persone che arrivano in ospedale per altre ragioni diverse dal Covid ma risultano positive al tampone.
Cosa deve cambiare secondo Bassetti
Secondo Bassetti quindi alcune persone che si recano in ospedale per altri motivi, poi risultano positivi allo screening. Vanno isolati ma non possono essere considerati alla pari di chi ha una polmonite da Covid, secondo l’infettivologo. Il sistema di differenziazione del rischio attraverso i colori debba essere superato: Credo ci debba essere un cambio da parte del Ministero, su come questi pazienti vanno calcolati‘.
I casi Omicron arriveranno al 100%
Secondo Bassetti tra questa settimana e la prossima si vedrà il 100% di casi Omicron. La variante finirà per contagiare quasi tutti ma ha una minor patogenicità a livello polmonare. Questo può essere il segno di un cambio di passo rispetto alla pandemia. Andrebbero quindi considerati tutti i provvedimenti che vanno verso la semplificazione, come la scelta di tamponi fai da te, che la regione Emilia-Romagna ha deciso di introdurre per i vaccinati con 3 dosi che devono entrare o uscire dalla quarantena.
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Occupazione dei reparti ordinari al 30% in Italia
Secondo i dati Agenas, la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area non critica sale al 30% in Italia, e in 24 ore cresce in 8 regioni: Calabria (al 43%), Friuli (34%), Lazio (29%), Marche (29%), PA Bolzano (20%), PA Trento (29%), Puglia (23%), Valle d’Aosta (con +5% torna al 57%). Cala in Molise (al 13%) e Umbria (31%). Stabile nelle altre regioni.
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