Coronavirus, Bertolaso avverte: “Tutta Italia si sta avvicinando verso la zona rossa”. Ecco le sue parole
Il coronavirus continua a correre veloce nel nostro Paese e il Governo è costantemente al lavoro per arginare la diffusione del contagio: il neo Premier Mario Draghi ha firmato il nuovo Dpcm con le misure (non molto diverse da quelle già attive) che entreranno in vigore a partire dal 6 marzo. L’allerta però è sempre molto alta, data la “scatenata” variante inglese, e lo scenario per le prossime settimane non sembra essere molto incoraggiante. L’Italia rischia infatti un inasprimento generale delle restrizioni e ad annunciarlo alla stampa è stato Guido Bertolaso, Consulente della Regione Lombardia per la campagna vaccinale. Ecco le sue parole riportate da Adnkronos. MASCHERINE FIN OLTRE L’ESTATE: LA PREVISIONE DELL’ESPERTO
Le parole di Bertolaso
“A me sembra – ha dichiarato Bertolaso – che tutta l’Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a passi lunghi alla zona rossa. Alcune regioni però, come ad esempio la Lombardia, mi danno più preoccupazione. É fuori discussione che bisogna vaccinare, questo è il punto. Solo così si potrà tornare gradualmente alla normalità. Bisogna andare a Bruxelles e battere i pugni sul tavolo con l’Unione Europea. C’è da fare un grosso lavoro sul quale credo tutti siano impegnati a livello di governo”.
Le nuove zone rosse, arancioni, gialle e bianche d’Italia
Zona rossa: Basilicata e Molise; Zona arancione: Piemonte, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania; Zona gialla: Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Friuli -Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Calabria, Sicilia; Zona bianca: Sardegna
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Coronavirus, il bollettino di mercoledì 3 marzo 2021
Nelle ultime 24 ore sono stati 20.884 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 17.083. Aumentano i tamponi effettuati: 358.884, contro i 335.983 di ieri. Nel conteggio, dallo scorso 15 gennaio, rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 5,8% (ieri 5,08%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi che si sommano a quelli molecolari. Sono 347 i morti, 84 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 3 marzo.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.