Tornano a chiudere le scuole
L’Italia si prepara a ripartire con gli attesi allentamenti delle restrizioni ma il coronavirus continua comunque a circolare velocemente nel nostro Paese: negli ultimi giorni si è assistiti ad un nuovo aumento di positivi (l’Indice Rt è quasi a 1) che dovrebbe indurre la popolazione a mantenere ancora alta la guardia, senza dare al Covid-19 una nuova chance di causare emergenze sanitarie. In realtà in “emergenza” qualche località italiana ci è già finito, o sono stati presi provvedimenti controcorrente per evitare il peggio: è il caso di Esperia dove, come riportato da Ciociaria.it, il Sindaco Giuseppe Villani ha varato alcune restrizioni in seguito ad un’impennata di contagi.
Cosa succede ad Esperia
Stando agli ultimi dati sui malati di coronavirus nel piccolo Comune in provincia di Frosinone, è stata disposta la chiusura delle scuole d’infanzia e della mensa (nelle ore pomeridiane) fino al 25 marzo; tra i soggetti più colpiti ad Esperia, infatti, ci sono i bambini che il Sindaco ha deciso di tutelare annullando temporaneamente le attività didattiche pomeridiane. Solo un mese fa era scattata la sospensione della didattica in presenza per gli alunni di alcune classi della scuola primaria di Esperia, che sono rientrati in presenza solo verso la metà del mese. I SINTOMI TIPICI DELLA NUOVA VARIANTE OMICRON 2
Il bollettino di giovedì 17 marzo 2022
Nelle ultime 24 ore sono stati 79.895 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 72.568. I tamponi effettuati sono 529.882 (ieri 490.711). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 15,1% (ieri era al 14,8%). Sono 128 i morti (compresi alcuni riconteggi), 4 posti letto occupati in meno in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 17 marzo.
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